Passo falso del Telimar nella dodicesima giornata di campionato.
Al rientro dalla pausa invernale, il Club dell’Addaura non riesce a sfruttare al meglio il fattore campo, cedendo il match al Posillipo per 3-9, in una sfida che si sapeva già dalla vigilia che avrebbe potuto pendere a favore dei napoletani, ma non con questo punteggio.
In una piscina comunale di Terrasini dagli spalti vuoti per l’inagibilità della tribuna, risuonano le urla di Baldineti, che non riesce a spronare il gruppo contro una squadra ben più attrezzata. Imprecisione e anche un po’ di sfortuna in attacco, qualche ingenuità di troppo in fase difensiva e un’avversaria che si è rinforzata con l’arrivo di Brguljan e Radulovic e con Izzo che in porta non ha fatto rimpiangere l’assenza di Spinelli, il Club dell’Addaura resiste due tempi. Nella terza frazione, viene fuori tutta l’esperienza degli uomini di Porzio. Sul finale, per l’orgoglio, i palermitani riescono a bucare altre due volte la rete, ma a pesare a fine partita sono le statistiche di uomo in più. Non c’è tempo per rifiatare.
Il match si apre con il rigore assegnato dalla coppia arbitrale agli ospiti, che sbloccano il risultato con Radulovic. Il TeLiMar forza un paio di occasioni nella fretta di andare a concludere, con Holland che, dall’altra parte, salva la porta in almeno tre situazioni. Squadre lunghe, che si studiano. Poi, l’ingenuità di Mangiante, appena entrato, porta Radulovic in più a tu per tu con Holland, che non può nulla sul raddoppio del serbo.
Nella seconda frazione, il Telimar reagisce con Fabiano, ma ribatte subito Cuccovillo, che sfrutta un errore in superiorità dei padroni di casa. Radulovic, ancora dai cinque metri, trafigge Holland per l’1-4.
Al rientro dall’intervallo lungo, altro rigore per il Posillipo. Stavolta ad incaricarsi del tiro è Brguljan, che si iscrive così nel tabellino dei marcatori. Mattiello allunga ancora per i campani da posizione 1. Tre legni in rapida sequenza per il Club dell’Addaura, la cui imprecisione sotto porta viene punita in ripartenza prima da Briganti e poi da Milicic per l’1-8.
La beduina di Radulovic apre gli ultimi 8’ di gioco. Giliberti dai cinque metri è implacabile. Poi, è sempre il vicecapitano che apre per Marini per il 3-9, ma non c’è più tempo.