Prelievo multiorgano per la prima volta all’Ospedale Cimino di Termini Imerese da un donatore in morte cerebrale per una grave emorragia spontanea. Un gesto di straordinaria generosità che consentirà di salvare altre vite.
Nella giornata di ieri il coordinatore locale prelievi d’organo dell’Asp di Palermo, Calogero Bellia, ha effettuato la comunicazione alla Direzione sanitaria del Presidio che ha convocato il collegio medico costituito dal Direttore medico del Presidio, Giuseppa Rudisi, dal Direttore della UOC di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale, Bruna Piazza, e da Manfredi Ferraro, Neurologo esperto in elettroencelografia, con la collaborazione del Tecnico, Barbara Laganà. Dopo il periodo di osservazione obbligatorio per legge, è stato eseguito il prelievo di fegato, entrambi i reni e delle cornee.
Il direttore sanitario dell’ASP di Palermo, Antonino Levita, ha voluto esprimere personalmente il ringraziamento dell’Azienda alla famiglia del donatore recandosi all’Ospedale Cimino di Termini Imerese “per l’atto d’amore che, in un momento di dolore immenso, si è trasformato in speranza per altri pazienti in attesa di trapianto”.
L’intervento è stato effettuato dai chirurghi dell’Ismett coadiuvati da una equipe di sala operatoria dell’ospedale Cimino, dal coordinatore locale trapianti, Calogero Bellia e, per il prelievo delle cornee, dai professionisti dell’Arnas Civico di Palermo.
“La donazione di organi – ha detto Antonino Levita – è un atto che trasforma la sofferenza in speranza, permettendo alla vita di continuare. Il nostro ospedale di Termini Imerese si è dimostrato luogo in cui la cultura della solidarietà si traduce in concretezza”.
Il Direttore sanitario dell’Asp si è personalmente complimentato con l’intera equipe che ha eseguito l’intervento “per l’elevata professionalità dimostrata e per lo spirito di collaborazione che ha caratterizzato tutte le fasi del complesso percorso”. “Un sentito ringraziamento – ha concluso Levita – va al personale medico ed infermieristico dell’Ospedale Cimino, dell’Azienda Ospedaliera Civico e dell’Ismett che hanno dimostrato grandissima professionalità e, soprattutto, spirito di integrazione multidisciplinare”.