La Tonnara di Favignana chiude per la suddivisione inadeguata delle quote indivise di tonno. Lo comunica ufficialmente l’azienda titolare della tonnara fissa di Favignana che oggi 31 maggio ha interrotto subito le attività di pesca senza aspettare le 24 ore preannunciate in un primo momento.
“La Nino Castiglione S.r.l. – si legge in un comunicato stampa – preso atto del D.M. n. 235 del 30.05.2019 con cui il competente Ministero ha di fatto inteso azzerare la quota tonno rosso già assegnata in maniera indivisa con D.M. prot. n. 6750 del 17.04.2019, comunica di aver interrotto immediatamente le attività di pesca con la Tonnara di Favignana”.
“La sofferta decisione – prosegue la nota – scaturisce dal senso di responsabilità dell’azienda verso se stessa e le sue maestranze tutte, stante l’insostenibilità dell’impresa. Del resto, nessuna azienda sana si può permettere il cambio ‘in corsa’ delle regole del gioco”.
“Pertanto, con rammarico, la stessa si scusa con il territorio egadino, che l’ha sin qui calorosamente supportata. Esprime infine il sincero augurio che in un prossimo futuro il Ministero abbia maggior rispetto per chi investe, non solo per profitto, ma per cultura, tradizione, occupazione”.
Una notizia sconfortante per la Sicilia che, allo stato attuale, perde posti di lavoro e un settore economico molto redditizio. La tonnara aveva riaperto i battenti il 7 maggio dopo l’ultima chiusura avvenuta nel 2007.
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