I cadaveri di due migranti sono stati sbarcati a Lampedusa dalla nave della Ong Resqship.
“Dopo un’ora di soccorsi ininterrotti, il nostro equipaggio – scrivono su Twitter e poi ribadito alle forze dell’ordine – ha trovato circa 25 persone in acqua che erano lì già da circa 2 ore. L’equipaggio è riuscito a recuperare 22 sopravvissuti e 2 deceduti“.
I sopravvissuti avrebbero riferito ai volontari che i dispersi sarebbero molti. Ancora non è chiaro quanti siano: alcuni parlano di una decina, altri di una ventina. Secondo quanto riportato alla polizia, che sta sentendo sia i membri della ong sia i sopravvissuti, 18 persone sarebbero annegati. Fra i superstiti, sbarcati a Lampedusa, ci sono anche nove donne. Tutti, originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Senegal: hanno riferito di essere salpati alle 3 di ieri da Sfax, pagando 3 mila dinari tunisini, e viaggiando su un barchino in ferro di 7 metri.
I cadaveri sono in fase di trasferimento nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove, durante la notte, era giunta anche la salma nel nigeriano che ha perso la vita, verosimilmente a causa di un malore, spingendo un barchino con 38 persone a bordo al largo di Sfax. Al momento nel piccolo stanzino del cimitero di Lampedusa ci sono 13 bare.