Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania hanno risposto ieri ai rilievi dell’architetto Teresa Cannarozzo, professore ordinario di Urbanistica, e di altri professionisti, che proponevano modifiche progettuali al sistema tramviario di Palermo.
Sindaco e assessore mantengono le proprie posizioni, sostenendo che, “contrariamente a quanto scritto” da Cannarozzo e da altri architetti, “il progetto è completo di tutti gli studi specialistici, redatti su solide basi scientifiche, tra cui sono compresi i piani economici e finanziari, le analisi trasportistiche, le analisi costi benefici e gli studi preliminari ambientali”.
L’amministrazione – aggiungono – ha già inviato la documentazione alla Regione per la procedura di Valutazione d’impatto ambientale. Al progetto per le linee A -B e C e parcheggi d’interscambio sono stati assegnati oltre 300 milioni e “il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, proprio apprezzando la qualità delle analisi, ha concesso il finanziamento necessario per il completamento del sistema tranviario pari a 481 milioni di euro, assegnando “il massimo punteggio consentito (300/300) all’analisi trasportistica”.
Per quanto riguarda i tracciati, Orlando e Catania ribadiscono “la necessità e l’indifferibilità del potenziamento dell’asse portante Nord Sud” e ricordano che “tra le opere della linea A rientrano estese ripavimentazioni delle sedi stradali e dei marciapiedi che eviteranno l’esecuzione, a carico del bilancio comunale, delle manutenzioni straordinarie urgenti e da più parti richieste. Non appare quindi perseguibile la proposta di procedere solo con la realizzazione delle tratte B e C rinunziando alla tratta A”.
Inoltre il documento dimostra la validità, trasportistica ed ambientale, del sistema “catenary free”, mentre per quanto riguarda le opere accessorie, ”gli svincoli di Einstein, Calatafimi e Basile le previsioni per le aree archeologiche di corso Tukory e nuovi impianti a verde rappresentano una parte qualificante dell’intero progetto”.
Ad una delle critiche più rilevanti, e cioè le gravi “carenze progettuali” relative alla gestione dei sottoservizi, sindaco e assessore rispondono che “è stata sviluppata una campagna di indagini documentale, presso tutti i gestori di reti, e sul campo con una campagna di indagini con Georadar al fine di rilevare i sottoservizi interferiti. Questa campagna, la più estesa effettuata nello ambito urbano, ha comportato la redazione di circa 3.000 profili georadar per una lunghezza complessiva di circa 120.000 metri” e, inoltre, che “lo spostamento dei sottoservizi deve essere eseguito dai relativi gestori cui è stato disposto, a conclusione della specifica Conferenza di Servizio indetta dall’Amministrazione Comunale, lo spostamento entro il 31 dicembre 2021”.