“Sono tantissimi i palermitani che vivono all’estero e sentono forte il legame con la terra di origine, discendenti di emigrati desiderosi di visitare la città da dove sono partiti genitori e nonni e con la quale hanno mantenuto un legame affettivo e culturale. Il Rapporto italiani nel mondo 2023 conta 5.933.418 connazionali residenti oltre confine, 135 mila dei quali di Palermo e provincia, con l’Ente nazionale italiano per il turismo che stima in 80 milioni di persone il bacino potenziale di viaggiatori di ritorno nel nostro Paese e un indotto quantificabile in 5 miliardi di euro. E’ una straordinaria opportunità per Palermo e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla sta lavorando per farsi trovare pronta con tante idee in cantiere”, così dichiara Alessandro Anello, assessore al turismo del Comune di Palermo, presente oggi a Roma alla riunione convocata dal ministro degli Affari esteri Antonio Tajani nella sala conferenze internazionali della Farnesina con gli amministratori dei comuni che hanno aderito al progetto del Turismo delle radici attuato con fondi del Pnrr nell’ambito delle iniziative dell’Anno delle radici italiane nel mondo.
“Abbiamo sposato con entusiasmo il progetto del Turismo delle radici – continua Anello – non solo per il volano economico che potrà generare ma anche per la valenza culturale dell’iniziativa, fra le più importanti mai realizzate per promuovere e difendere l’identità palermitana, siciliana e italiana. In questa direzione due iniziative da valorizzare certamente saranno il Festino di Santa Rosalia, che quest’anno compie 400 anni, e l’Itinerarium Rosaliae, un cammino naturalistico, culturale e religioso dall’Eremo di Santo Stefano Quisquina, sui Monti Sicani in provincia di Agrigento, al Santuario sul Monte Pellegrino, attraverso i luoghi in cui ci sono testimonianze del passaggio o della permanenza della Patrona di Palermo”.
“Queste e altre iniziative in corso di definizione – conclude Anello – da declinare secondo gli obiettivi del progetto del Turismo delle radici, che sono transizione ecologica, inclusione sociale, coesione, integrazione, cultura e creatività, potranno mettere in moto nuove e importanti opportunità di crescita turistica, economica e culturale”.