Le elezioni provinciali, seppur di secondo livello, si sono tenute il 27 aprile. Ritorno alle urne voluto da tutti, almeno a parole, per porre fine all’interregno dei commissariamenti o di sindaci soli al comando. Eppure, dall’insediamento avvenuto ad inizio maggio, il Consiglio Metropolitano di Palermo ha concluso davvero poco. Anche oggi, a Palazzo Comitini, è andato in scena l’ennesimo nulla di fatto. Il primo di ritorno dalle vacanze estive.
Stallo su Statuto e consiglieri delegati
All’ordine del giorno c’era la trattazione della bozza di Statuto. Documento fondamentale per regolare l’attività amministrativa dell’ex Provincia, a cominciare dalla creazione delle commissioni per finire alla nomina dei consiglieri delegati. Una sorta di “assessori” in salsa metropolitana. Ma durante la seduta odierna la maggioranza ha chiesto un rinvio di una decina di giorni su tutte le delibere in programma. Dopodichè, il centrodestra ha abbandonato i lavori. La conseguenza è evidente. Mancanza del numero legale e, per l’ennesima volta, tutti a casa. Fatto che sostanzialmente rende l’idea dello stallo che regna da mesi dalle parti di via Maqueda. Poche sedute. Pochi atti approvati. E un esecutivo di sostegno al sindaco metropolitano ancora tutto da scoprire. Ad oggi, si conoscono a malapena i nomi dei capigruppo dei vari partiti.
Manca la nomina del capogruppo di Forza Italia
E nemmeno di tutti visto che la compagine di Forza Italia non ha ancora fornito il proprio rappresentante all’ex Provincia. Fatto stigmatizzato dall’esponente azzurro Gianluca Inzerillo. “Avevo proposto una commissione bipartizan per decidere la composizione dello Statuto, in modo da portare una copia condivisa in aula. Secondo me è il caso di rimandare il documento alla conferenza dei capigruppo, anche se ricordo a me stesso che Forza Italia non ha ancora proceduto alla nomina. Prima o poi si farà. Non si pongono mai limiti alla provvidenza. Mi trovo d’accordo sul rinvio del punto relativo allo Statuto, ma dal mio punto di vista i debiti fuori bilancio vanno votati“.
Le opposizioni: “Abbandono dell’aula è gesto irresponsabile”
Una situazione complicata, fotografata da una nota congiunta rilasciata alla redazione de ilSicilia.it dai consiglieri metropolitani di PD, AVS e M5S. “Questo comportamento – sostengono gli esponenti del fronte progressista – ha impedito non solo l’adozione dello Statuto, ma anche l’approvazione di delibere fondamentali, tra cui il regolamento per il trasporto pubblico e noleggio con conducente nei comuni dell’area metropolitana, il regolamento per la concessione in uso dell’area attrezzata per le imprese di Misilmeri; l’approvazione dei debiti fuori bilancio, esponendo lente a costi aggiuntivi ed ingiustificati“.
“L’abbandono dell’aula – proseguono i consiglieri – costituisce un gesto irresponsabile e una mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione e dei cittadini. Il sindaco Lagalla e la sua maggioranza devono comprendere che il loro ruolo non è un optional. Non è ammissibile che, per disinteresse o per mere strategie politiche, vengano bloccate decisioni che incidono direttamente sulla vita dei cittadini e delle imprese della Città Metropolitana“.