I telefoni cellulari di Mario Barresi potrebbero dare degli elementi utili per fare luce sulle motivazioni dell’omicidio di Rosalba dell’Albani, la donna di 52 anni uccisa all’alba del 4 marzo mentre dormiva nel letto accanto all’anziana madre, a Giarratana, in provincia di Ragusa.
Il sostituto procuratore Ferdinando Emanuele Vadalà, titolare dell’inchiesta, ha ordinato un accertamento tecnico irripetibile per acquisire i dati di messaggistica e l’elenco delle telefonate di Barresi. Ad ucciderla è stato il cognato, Mario Barresi, 65 anni, che abita al secondo piano dell’edificio dove viveva l’anziana, accudita dalla figlia, al piano terra. L’omicida non ha mai dato delle motivazioni del perché, alle 5,30 del mattino, si è alzato dal letto, ha sceso due piani di scale con un coltello in mano e ha inferto un solo colpo, mortale, alla cognata. L’avvocato di Barresi, Sergio Crisanti, ha chiesto una perizia psichiatrica. Barresi, che ha dichiarato di sentirsi depresso e che aveva la sensazione che delle persone, a bordo di auto di grossa cilindrata, lo pedinassero, non ha dato alcuna motivazione del movente. Nessuna perizia psichiatrica ha mai accertato le sue condizioni.
Il difensore ha chiesto che venga disposta ora, mentre si trova recluso nel carcere di Ragusa.