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“Una ciocca per la libertà”: da Messina all’Iran nel nome di Mahsa, morta per aver scoperto i capelli

mercoledì 5 Ottobre 2022
Immagine realizzata da Giuliana La Malfa de L'officina del sole

Le sue battaglie sono sempre state per le donne e con le donne. Ha creato lei Posto occupato, iniziativa ormai nota in tutta Italia contro i femminicidi e le violenze sulle donne. La storia di Mahsa Amini arrestata e uccisa in Iran per aver lasciato vedere una ciocca di capelli sotto il velo sta causando un vento di proteste nel Paese e brutali azioni di repressione da parte del regime.

E lei, Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato (che di recente ha raggiunto 9 anni di attività), ha pensato di lanciare un’iniziativa per manifestare vicinanza a chi non è libera e muore, dopo essere stata arrestata, per una ciocca di capelli che sbuca dal velo. “Volevo fare qualcosa di simbolico per esprimere solidarietà alle donne iraniane e a tutte le donne che vivono in paesi che nega loro la libertà”” spiega Maria Andaloro che ha pensato a qualcosa di visibile e che potesse essere ripetuta in ogni parte d’Italia e d’Europa. Un gesto simbolico ed allo stesso tempo virale e tangibile.

Avevo pensato di tagliare la ciocca o la coda, ma a parte il momento del taglio non si sarebbe visto subito dopo. E quindi ho pensato ad una  protesta silenziosa, colorata e diffusa. Credendo fortemente che bisognasse rendere il più possibile visibile, evidente la ciocca “incriminata“.

E’ nata così l’idea della “ciocca della libertà”, quella stessa  ciocca per cui Mahsa Amini è stata uccisa.

Primo invito: – pubblicare sui profili social il viso di Mahsa. Maria Andaloro ha usato l’immagine realizzata da Giuliana La Malfa de L’officina del sole.

Secondo invito: – l’ immagine ha una ciocca colorata.

Chi vorrà potrà colorare la propria ciocca di capelli. Perché non solo noi NON ci dobbiamo coprire ma noi siamo anche libere di colorarla, la evidenziamo e la esibiamo quella ciocca- prosegue Maria Andaloro– Ognuno/a potrà colorarla, anche facendosi aiutare dal parrucchiere del colore che immagina abbia la libertà. Può essere il celeste, il blu, il rosa, il verde, qualsiasi sfumatura. Per questo io mi tingerò di celeste una ciocca dei miei capelli, per mostrare e dimostrare la solidarietà verso Mahsa Amina, le donne iraniane e tutte le donne vittime dei regimi. Un gesto che mostra la mia libertà e rendendola ancora più evidente quella ciocca per cui è stata uccisa Mahsa Amini

Maria Andaloro invita le donne a fare altrettanto pubblicando nei profili social la ciocca colorata e spiegandone la motivazione ma pensa anche ad iniziative nelle piazze in tutte le città italiane da programmare nelle prossime settimane. L’hastag è: #unacioccaperlalibertà con Posto occupato

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