Un doppio appuntamento all’insegna dell’innovazione e del trasferimento tecnologico quello di questa mattina nella Sala Magna dello Steri, sede dell’Università degli Studi di Palermo. Al centro dell’incontro, la presentazione del bando vEIColo e del progetto di trasferimento tecnologico del Biodiversity Gateway, due iniziative complementari che puntano a trasformare le idee dei ricercatori in startup ad alto valore aggiunto.
Il bando vEIColo, promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CDP con il supporto di Materias, ha l’obiettivo di affiancare i ricercatori nello sviluppo di proposte progettuali più competitive da presentare all’European Innovation Council (EIC). Un’occasione concreta per accedere a percorsi di mentoring, formazione e finanziamenti europei.
Come afferma il rettore Midiri: “Questa Università, ormai, si è presa l’impegno nei confronti dei propri cittadini e dei propri utenti che poi sono i nostri ragazzi, 45 mila studenti, che il lavoro, oggi, può essere anche autoimprenditorialità. L’Università deve

mettere i ragazzi nelle condizioni di poter crederci, di poter investire sulle loro idee di progetto, sul loro genio. E questo genio non deve restare chiuso in un cassetto: l’idea è quella di aiutarli a trovare le fonti di finanziamento, gli investitori, i sistemi di brevettazione“.
Ma la vera novità è rappresentata dal Biodiversity Gateway, un’infrastruttura fisica e virtuale nata all’interno del network del National Biodiversity Future Center, grazie alla collaborazione con lo spin-off universitario VeniSIA dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si tratta di un hub pensato per accompagnare i ricercatori in tutte le fasi dell’innovazione: dallo scouting delle idee fino alla presentazione a una platea di investitori, prevista entro la fine dell’anno.

“Il progetto di Gateway – racconta Enzo Bivona, delegato per la valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico – è qualcosa di fortemente innovativo per il nostro Ateneo, perché per la prima volta creiamo un luogo fisico, oltre che virtuale: il Gateway della biodiversità, che vuole rappresentare un elemento di supporto per tutti i ricercatori che vogliono trasformare le loro idee di ricerca in iniziative imprenditoriali. Questo lo faremo con il supporto di un partner d’eccezione, che è VeniSIA, quindi un altro attore universitario con esperienza nell’attività scientifica, che ci può aiutare lungo tutto il processo: di scouting prima, valorizzazione, messa a punto di un modello di business e presentazione di queste iniziative a una platea di investitori, cosa che avverrà a fine dicembre“.