Una ditta. I suoi dipendenti. Importanti opere da completare a servizio della città di Palermo. Così si possono racchiudere in sintesi i punti principali della vertenza Manelli. La ditta vanta in questo momento diversi appalti importanti sul capoluogo siciliano. Dal collettore fognario Sud-Orientale ai lavori da effettuare sulla rete di Cruillas, per finire alla fermata “Lazio” del passante ferroviario. Cantieri complessi e che prevedono numerosi interventi all’interno di gallerie. Fatto che richiede manodopera specializzata commisurata alle esigenze dei vari cantieri. Ad oggi però persistono alcuni problemi. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali della Cgil infatti, la ditta avrebbe avviato le procedure di licenziamento collettivo per 21 dipendenti, prevedendo al contempo di non rinnovare gli incarichi conferiti a tempo determinato.
Vertenza Manelli, convocato nuovo vertice in Prefettura
Il 23 settembre, i lavoratori della ditta Manelli hanno manifestato sotto la sede dell’ispettorato del Lavoro di Palermo, in viale Praga. Dopodichè, una delegazione dei dipendenti ha incontrato anche i rappresentanti della struttura del sub-commissario per la Depurazione, ente appaltante dei cantieri del collettore fognario. Da parte della struttura commissariale sono stati già corrisposti alla ditta circa 19 milioni di euro. Uno sforzo apprezzato sul fronte del tavolo avviato in Prefettura. Ieri si sarebbe dovuto tenere un vertice per affrontare invece la questione dei licenziamenti, ma l’azienda ha chiesto ed ottenuto un rinvio di circa una settimana.
Sulla vicenda permangono perplessità da parte delle sigle sindacali. Preoccupazioni manifestate da Cosimo Lo Sciuto, esponente della Cgil impegnato sulla vertenza Manelli. “Guardiamo con attenzione alla sorte dei lavoratori e alla realizzazione di diverse opere chiave per la città di Palermo. Questo mettere in ansia e in tensione i lavoratori crea solo insicurezze. Chiediamo che venga ritirata la proposta di licenziamento collettivo, ristabilendo il giusto clima di tranquillità all’interno dei cantieri. Spingere i lavoratori alle dimissioni o creare tensioni porta semplicemente a non poter programmare al meglio le mansioni da affidare alle maestranze. Bensì, si potrebbero creare solo carenze nei vari reparti impegnati negli scavi. Su viale Lazio, ad esempio, manca il 30% della forza lavoro necessaria. L’azienda aveva provato ad allungare i turni di lavoro attraverso il ricorso agli straordinari, cosa bloccata immediatamente dalle organizzazioni sindacali“.
I cantieri del collettore fognario
Come sopra ricordato, la ditta Manelli si occupa attualmente di tre cantieri chiave per la città di Palermo. Il primo è quello relativo agli scavi per realizzare il collettore fognario Sud-Orientale. Un’opera in mano al consorzio di imprese “Est”, di cui fa parte anche Manelli, e che punta a collegare la rete dei quartieri Uditore, Zisa, Danisinni, Albergheria, Sant’Erasmo, Romagnolo, Sperone ed Acqua dei Corsari. In pratica, si punta a congiungere con quest’opera la rete dell’area lato monte con gli impianti della Costa Sud, in modo da portare il prodotto degli scarichi fognari verso la pompa di sollevamento di Acqua dei Corsari. Un’infrastruttura importante per il capoluogo siciliano che servirà complessivamente circa 400.000 abitanti. C’è poi il cantiere relativo alla rete fognario di Cruillas, aperto di recente rispetto a quello del collettore sud-orientale. Complessivamente, le opere sono giunte circa al 50% rispetto all’obiettivo finale. Infrastrutture che avranno un duplice ruolo: da un lato quello di migliorare lo smaltimento delle acque reflue, rendendo balneabili tratti di mare come quello della Costa Sud.
La fermata “Lazio” del passante ferroviario
Dall’altro quello di impedire allagamenti nelle zone a rischio, attraverso un nuovo ad avanzato sistema di defluizione delle acque meteoriche. Elemento richiamato recentemente dall’amministratore unico di Amap Giovanni Sciortino. Il terzo e ultimo cantiere importanti gestito dalla ditta Manelli a Palermo riguarda la fermata “Lazio” del passante ferroviario. L’opera avrà l’obiettivo di potenziare i collegamenti fra i due capi della provincia di Palermo, congiungendo in particolare due punti nevralgici della Città Metropolitana, ovvero il porto di Termini Imerese e lo scalo aeroportuale Falcone-Borsellino. I lavori alla fermata Lazio dovrebbero durare circa tre anni e mezzo, con una data di fine cantiere prevista entro la prima metà del 2027. Il costo complessivo dell’opera si aggira intorno ai 41 milioni di euro. Le maestranze stanno operando a spron battuto per cercare di rispettare la tabella di marcia prevista.