“La discussione in aula, sulla relazione della commissione Antimafia sul depistaggio delle indagini sull’omicidio di Paolo Borsellino, rimarrà nella storia della nostra Assemblea. Finalmente si prova a dire la verità e si fanno nomi e cognomi. Si dice con chiarezza che pezzi dello Stato erano complici con pezzi della Mafia. Magistrati, tutori dell’ordine, servizi segreti hanno manipolato pentiti e depistato le indagini. Lo conferma una sentenza della Cassazione.
Ma perché è accaduto un simile misfatto? Per giungere certamente ad una accomodante “verità”, perché Borsellino (e Falcone prima) andavano eliminati in quanto troppo pericolosi per molti equilibri economici ed istituzionali. Cosa si doveva nascondere? Forse la trattativa Stato-Mafia che qualcuno aveva capito per tempo!”
Lo ha detto il Capogruppo Italia Viva Ars – Nicola D’Agostino – Componente della Commissione regionale Antimafia.