Parte ufficialmente la settimana del Defr a Palazzo dei Normanni.
Il Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2026-2028, approvato a fine giugno dalla giunta regionale guidata da presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, su proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, questa mattina ha ricevuto il parere positivo dalla II Commissione Bilancio, guidata dal presidente Dario Daidone.
Messo alle spalle l’ultimo mini-ostacolo, il testo, che analizza il tessuto economico e sociale siciliano punto per punto, tra criticità e linee di intervento per il prossimo triennio, sbarca nel pomeriggio a Sala d’Ercole, per l’avvio della discussione generale. Per domani, mercoledì 17, è invece prevista la votazione.
Ma quali sono i punti cardine del Defr? Come raccontato dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino (CLICCA QUI) si tratta di una politica estensiva, che mira all’aumento del Pil per effetto dell’incremento degli investimenti privati. Un mix tra politiche già messe in atto, come la task force per l’attrazione e la promozione degli investimenti o lo stimolo dei consumi di beni durevoli, e proposte di legge ancora in attesa di essere messe in campo, come la Super Zes. Tra i capitoli maggiormente interessati quello relativo allo smart working e la valorizzazione dei borghi siciliani e in via di spopolamento.