La Sicilia brucia, ma non sono solo i vigili del fuoco e le guardie della forestale a intervenire.
Tre giorni fa, in una campagna estesa a Lentini, nel Siracusano, è scoppiato un grosso incendio, ma a bruciare, oltre la vegetazione, sono stati anche diversi cuccioli di cani randagi.
“In prima linea quattro ragazze, Mary Pepe, Denise Fichera, Alessia Di Giorgio e Nadia Scamporlino sono intervenute, poiché accudivano lì dei randagini”, racconta Ilaria Fagotto di Lai.
Le volontarie autonome: “sentendo abbaiare disperatamente i piccoli cuccioli, si sono addentrate tra le fiamme salvando sei superstiti. Altri purtroppo sono rimasti carbonizzati“.
“Credo che il grande gesto di coraggio ed amore per gli animali di queste ragazze giovani, mostri tangibilmente che in questa Regione, oltre a chi maltratta e non rispetta i randagi, esistono persone che di contro li amano a tal punto di rischiare la loro vita per salvarli. Questa è la Sicilia che tutti gli animalisti voremmo vedere ogni giorno”, dice Fagotto.
Intanto, i volontari Lai ed Enpa stanno operando incessantemente per mettere in sicurezza tanti animali sul territorio, poiché gli incendi sono ormai all’ordine del giorno in Sicilia.
LA SITUAZIONE NEll’ISOLA
“Siamo sempre in prima linea e ogni giorno è un bollettino di guerra – dice la Fagotto -. Tra maltrattamenti, avvelenamenti e gli episodi in cui gli animali vengono investiti, in questo caso dagli incendi, la situazione è tragica in Sicilia”.
“Gli incendi in estate, da noi, sono ormai una realtà consolidata come il randagismo – prosegue -. Stiamo tutti cercando di fare uno sforzo e sensibilizzare il parlamento perché ci siamo accorti che il dialogo con la Regione Siciliana è debole”.
“Il randagismo sta assumendo delle proporzioni tali da arrivare ad un punto di sfuggire al controllo istituzionale. Ci siamo rivolti al parlamento perché venga varato un fondo speciale e una Commissione Nazionale Randagismo – evidenzia -. Una commissione mista fra enti di tutela, veterinari e parlamentari che amino gli animali perché il randagismo venga gestito fuori da questa Regione”.
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