“La Regione Siciliana non ha neanche un metro quadrato di terreno nella zona falcata di Messina ma non possiamo stare a guardare. Vogliamo fare la nostra parte per questo territorio anche attraverso questa iniziativa. L’obiettivo è quello di far sì che entro la prossima estate già una parte di quest’ampia zona possa essere fruibile alla collettività”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci, che nelle scorse ore ha preso parte a Messina ad un tavolo tecnico sul futuro della zona falcata, con un confronto strategico che si è svolto in Soprintendenza. La bonifica è stata inserita dall’Autorità Portuale nell’elenco dei sette progetti strategici da far finanziare con le risorse messe a disposizione dall’Europa con il Recovery fund. Alla riunione svoltasi alla presenza del governatore c’erano anche la soprintendente di Messina, Mirella Vinci, il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi e a rappresentare l’Amministrazione comunale c’era l’assessore Salvatore Mondello.
“Lo Stato ha la titolarità di gran parte di quell’area – ha detto Musumeci – ma il Governo regionale, nel dare disponibilità ad impegnarsi per un progetto di recupero e riqualificazione, proporrà un graduale utilizzo di quell’area, altrimenti tra 15 anni saremo sempre qui a parlare di una zona eternamente incompiuta. Vogliamo valutare lo stato delle cose e muoverci in sinergia, ad esempio, con la Soprintendenza”.
“Bisogna individuare una parte che possa essere fruibile dai cittadini e dai turistici, occorre quindi fare un’attività di perimetrazione e a quel punto la Regione si impegnerà sia in termini di disponibilità finanziaria sia per quanto concerne un supporto, ad esempio, nella direzione dei lavori e penso in particolare a quelle opere di carattere culturale e sociale”, ha aggiunto il governatore.