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L'iniziativa

Palazzo Jung ospiterà il Museo del Presente, Schifani: “La lotta alla mafia non conosce destra e sinistra”

giovedì 23 Maggio 2024

Sono iniziate a Palazzo Jung, a Palermo, l’edificio che ospiterà il Museo del Presente, dedicato alle vittime della mafia, le commemorazioni del 32esimo anniversario dell’attentato costato la vita a Giovanni Falcone e alla sua scorta. Le celebrazioni si sono aperte con il ricordo di Maria Falcone del giornalista Rai Franco Di Mare, recentemente scomparso e i cinque operai morti lo scorso 6 maggio a Casteldaccia mentre lavorano all’impianto fognario: Epifanio Alsazia, 71 anni, co-titolare della Quadrifoglio, la ditta che svolgeva la manutenzione della rete fognaria in subappalto, i dipendenti dell’impresa Ignazio Giordano, 59 anni, Roberto Raneri, 51 anni, Giuseppe Miraglia 47 anni, e l’impiegato interinale dell’Amap Giuseppe La Barbera, 28 anni.

Prima di recarsi a Palazzo Jung il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è andato a deporre una corona di fiori al Giardino della memoria di Capaci, nel luogo della strage. Con Piantedosi c’erano anche il ministro Carlo Nordio e il capo della polizia, Vittorio Pisani.

“La memoria di Falcone deve far parte della vita quotidiana dei siciliani, a maggior ragione di chi occupa ruoli istituzionali per essere di esempio nelle proprie azioni e decisioni” ha ricordato il presidente della Regione Renato Schifani  – “Siamo fieri di essere qui in questa struttura a un anno dalla scommessa sul suo funzionamento –  ha aggiunto – Si tratta di un esempio di sinergia tra la Regione e le altre istituzioni quando si tratta di dare un segnale alla memoria di Falcone ma in generale a tutti i siciliani: la lotta alla mafia non conosce destra e sinistra, ma deve prevedere l’unità di forze politiche e istituzioni su tutti i livelli”.

“Sono venuto tante volte a Palermo per commemorare i nostri eroi Falcone e Borsellino. La cultura è determinante perché dà consapevolezza alle persone, crea buoni cittadini, rafforza il libero arbitrio: più cultura si ha, maggiore è la capacità di discernere il bene dal male”. Lo sottolinea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine della celebrazione per il 32esimo anniversario della strage di Capaci, a Palazzo Jung, a Palermo. “Se diamo cultura ai giovani li allontaniamo da ogni tentazione: questo si può fare creando infrastrutture culturali – aggiunge Sangiuliano, – La cultura non deve essere un fatto relegato ad alcune Ztl, va diffusa su tutti i territori. Con il decreto Coesione abbiamo attuato il progetto periferie per portarvi teatri, biblioteche, sale multimediali e cinema”.

Dove sono presenti fenomeni criminali bisogna pensare non solo a stroncarli“. Ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presente oggi alle iniziative, che ha sottolineato come occorra “soprattutto ricostruire quelli che sono i canali di interesse delle mafie e intercettare il tratto finale della filiera mafiosa come il traffico di stupefacenti“. Nella lotta alle mafia si sta sperimentando un ‘modello Caivano’. “Quello che stiamo sperimentando – dice – è un modello nuovo di contrasto alle organizzazioni criminali, ferma restando l’ineludibile attività delle forze di polizia e della magistratura. Questo modello si nutre anche del contrasto alla dispersione scolastica e della rigenerazione urbana per consentire ai giovani di fare sport. L’altro giorno abbiamo consegnato all’università Federico II beni confiscati alla criminalità organizzata ad Afragola, nella zona di Caivano, per cogliere ulteriori opportunità“.

 

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