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Il sindaco di Catania Pogliese divorzia da Forza Italia: “Il partito va verso l’autodistruzione”

mercoledì 17 Aprile 2019
Pogliese

La decisione di impedire che il territorio metropolitano di Catania avesse una rappresentanza nella lista di Forza Italia alle Europee, rappresenta l’ennesima conferma dell’inadeguatezza della guida politica del partito in Sicilia”.

Comincia così un lungo post scritto su Facebook dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, indignato per l’assenza dalle liste azzurre di un candidato catanese. “Un’offesa al lavoro di una classe dirigente – scrive Pogliese – che a Catania ha conquistato le percentuali più alte d’Italia sia alle elezioni politiche del marzo 2018 che alle ultime elezioni comunali, laddove si è attestata al 27% dei consensi, eleggendo al primo turno il sindaco, l’unico di FI in tutta Italia di un comune metropolitano”.

Il post ha il sapore di un vero e proprio addio: “è orma evidente che troppe cose ci dividono da Miccichè e dalle sue estemporanee sortite. Solo per citarne alcune: le incoerenti prese di posizione sull’immigrazione sostenute insieme a Laura Boldrini e a braccetto coi centri sociali; la conduzione di una battaglia di retroguardia a tutela dei vitalizi; l’ostentata insensibilità nel ruolo di presidente dell’Ars per i problemi economico finanziari del comune di Catania, nonostante una trasversale convergenza; per non parlare della sua divisiva candidatura alle regionali del 2012, che causò la sconfitta del centrodestra e la vittoria di Crocetta.
Ringrazio Antonio Tajani, Annamaria Bernini e Maurizio Gasparri per il generoso estremo tentativo di fermare la scelta scellerata di escludere Catania dalla lista”.

“Purtroppo, però, devo prendere atto che il partito per cui mi sono sempre coerentemente battuto, anche stavolta in Sicilia ha imboccato la strada dell’autodistruzione, una logica a cui non possiamo ancora sottostare e che ci impone di essere conseguenziali e alternativi a un certo modo di intendere la Politica”.

La.conclusione del sindaco catanese è senza appello: “Per queste ragioni – scrive – lascio ogni incarico da Forza Italia, partito in cui, insieme a tanti amici e amministratori non ci riconosciamo più. Assieme abbiamo assunto il comune impegno di lavorare per poterci finalmente riappropriare dei valori della nostra identità e della cultura della Destra politica, che in Forza Italia non hanno più alcuna possibilità di potersi esprimere”.

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