L’artista contemporaneo Maurizio Cattelan, il gallerista milanese Massimo De Carlo, la collezionista Patrizia Sandretto, il curatore-star Massimiliano Gioni e l’editore di Flash Art Giancarlo Politi sono stati chiamati a testimoniare al Tribunale di Palermo nell’ambito di un processo per procurato allarme.
Il procedimento giudiziario è iniziato lo scorso giugno e nasce da una discussa performance dell’artista palermitano Gaspare Richichi, alias Mr Richichi che durante un volo Blue Panorama Arlines ha infisso un chiodo nel rivestimento interno, in plastica, di un oblò dell’aereo e lo ha fotografato per poi diffondere un comunicato allarme che recitava “Pericolo terrorismo”. “Il chiodo era di cinque centimetri era stato inserito in un foro già presente – sottolinea Richichi – e l’intento era quello di compiere un lavoro ironico sul terrorismo”.
L’idea è presto scoppiata in un allarme antiterrorismo nazionale e l’artista è stato multato per 2.064 euro, una cifra mai corrisposta da Richichi che ha anche messo in vendita il verbale al prezzo della multa, trasformandolo in un’ ulteriore opera d’arte. Ed ecco che prende il via il processo. Le cinque personalità del mondo dell’arte contemporanea Maurizio Cattelan, Massimo De Carlo, Patrizia Sandretto, Massimiliano Gioni e Giancarlo Politi sono state chiamate a comparire come testimoni presso il tribunale di Palermo, dove dovranno a breve presentarsi per rispondere in un processo penale per procurato allarme. Richichi vuole portare le cinque superstar del mondo dell’arte a testimoniare, con l’intento di sottrarle, per un giorno, alla loro vita per inserirle nella sua performance e adesso con la firma del giudice saranno costrette per legge a comparire nell’aula. Alla prima udienza l’artista aveva rifiutato di avvalersi della procedura di depenalizzazione del reato dichiarando di voler trasformare l’intero processo in un’opera d’arte.