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Sequestrati quintali di fuochi d’artificio illegali tra Palermo e Catania, un arresto

venerdì 30 Dicembre 2016

A Palermo, nel quartiere Zen 2, sono stati trovati  due quintali di giochi di fuoco pronti per essere venduti illegalmente. La polizia del commissariato di San Lorenzo era – ed è – all’opera per recuperare la refurtiva degli oggetti sacri trafugati dalla chiesa di San Filippo Neri e gli uomini hanno perquisito i magazzini di Stefano Modica. Trovati e sequestrati i due quintali di materiale pirotecnico hanno poi arrestato l’uomo che è stato rinchiuso al carcere Pagliarelli. Gli artificieri hanno dovuto mettere in sicurezza i botti.

Sequestrati oltre mille kg di esplosivo anche a Catania, in un opificio tecnicamente non operativo, dove la polizia trovato 1.500 di materiale esplosivo per otto tonnellate di fuochi pirotecnici. Il titolare è stato denunciato per la fabbricazione di materiale esplodente in mancanza della licenza prefettizia e per omessa denuncia di
materie esplodenti.

Come in molte città italiane sia Palermo che Catania hanno vietato l’uso dei fuochi d’artificio. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha emesso un’ordinanza che vieta l’accensione, il lancio e lo sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari e sarà valida fino al prossimo 6 gennaio 2017. La violazione dell’ordinanza, ove non costituisca maggiore o diverso reato, comporta una sanzione compresa tra 25 e 250 euro. Vanno invece da 100 a 500 euro le multe per chi utilizzerà botti, petardi, razzi, fuochi d’artificio e pirotecnici di genere nel territorio di Catania senza licenza o autorizzazione. “Questo è il secondo anno che abbiamo posto il divieto per i botti – commenta il sindaco Enzo Bianco – C’è un problema serio di sicurezza e occorre adeguarsi. Così, come già fatto lo scorso anno, vorrei rivolgere un appello al senso civico dei Catanesi: viviamo il Capodanno in maniera serena”. 
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