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La vostra Patti Holmes vi conduce nel recente passato, per poi approdare nel presente, legati dal Solstizio d’estate al teatro Andromeda, in cui il fil rouge, anzi blanc, è la parola “incantamento”. Scrivere del “Continente Sicilia”, ed essere felice preda della magia a cui appare votato, è piuttosto facile perché la nostra isola dà quasi la certezza che l’impossibile sia possibile e che la divinità alberghi non solo nei luoghi, ma anche in alcuni dei suoi abitanti.
La nostra meta è Santo Stefano Quisquina e, precisamente, l’azienda Rocca Reina, un’eccellenza siciliana, che è spazio sacro che racchiude un Laboratorio d’arte e di produzioni biologiche, un Teatro ispirato e un Museo, custode delle opere di Lorenzo, il proprietario, scultore e artista a 360° . Di forma ottagonale, si ispira al Castel del Monte in Puglia e tradisce una forte valenza simbolica: il numero 8, infatti, è legato all’infinito, al karma, a Saturno e al perpetuo corso dell’universo che, in questo luogo di enstasi che conduce all’estasi, si rispecchia armoniosamente. Può essere definito una sorta di scrigno prezioso che custodisce busti e volti, come quello dell’amato padre che ha permesso a questo figlio dai tanti talenti di poterli coltivare tutti.
Il Teatro, tempio a cielo aperto, nato dalla poesia per la poesia e che ci mostra il padrone di casa come un poeta bucolico dei nostri giorni, rimanda alla costellazione di Andromeda a cui la nostra galassia potrebbe giungere tra 40 milioni di anni, ma che qui potrebbe compiersi a ogni momento. Costruito su un’altura al confine con uno strapiombo, ha la cavea circondata da un possente muro a secco e 108 posti a sedere che visti dall’alto sembrano distribuiti a caso, ma in realtà ricalcano i punti della costellazione. Ed ecco che dall’8 passiamo al 108, altra cifra simbolica: tanti sono, infatti, i grani del Mala, il rosario indiano; tanti i nomi delle divinità buddiste e induiste; tante le Gopi (pastorelle) con cui Krishna, in molte raffigurazioni, è solito danzare; tante le karana, le pose di Shiva Nataraja nella danza cosmica e potremmo continuare all’infinito. Ad esso si accede attraverso una porta, su cui domina uno gnomone a indicare il passare del tempo, che, ruotando su se stessa, sembra richiamare il moto della terra e il conseguente alternarsi del giorno e della notte. Entrando è come varcare una soglia che conduce in mondi “altri”.
Il 21 giugno, da e con Lorenzo Reina, filosofo, pastore, scultore, alchimista, ierofante, “Genius Loci“ che, incarnando lo spirito del luogo, ne tutela la bellezza ancora vergine e incorrotta, gran signore di altri tempi e dai modi accoglienti, potrete festeggiare un Solstizio d’estate che si scolpirà nelle vostre menti, anime e cuori. Dimenticando il caos cittadino, sarete circondati da un continuo “Elogio della bellezza”, vera missione di questa Fattoria dell’Arte e, seguendo le meravigliose statue disseminate lungo il percorso, arriverete in questo tempio dell’incanto. Il Solstizio, festeggiato in questo luogo di ierofania, vi permetterà di incontrare persone belle dentro e fuori, portatrici di gioia e luce, richiamati dall’aura positiva del padrone di casa e dalla fascinazione di questa “divina” creazione umana. Alle 19,45 vivrete il momento più atteso, quello di radunarsi davanti all’Imago della Parola per assistere al solstizio d’estate e al miracolo del sole che, penetrando in questa scultura, si fa verbo attraverso la luce. Visibile e invisibile che si intrecciano come l’umano e il divino. A conclusione di questa indimenticabile giornata, per chi lo volesse, una cena a base di prodotti tipici locali.
Programma
“IL SOLE ENTRA NELLA BOCCA DELL’IMAGO E SI FA PAROLA DI LUCE…”
Alle 17
Arrivo alla Fattoria dell’Arte
- Aperitivo di benvenuto
- Visita al Teatro tra i suoni ed i silenzi di Andromeda.
Alle 18
Concerto per Sitar Indiano di Riky Ragusa
(Chitarrista dall’età di 5 anni, è considerato unanimemente uno dei più grandi chitarristi del nostro tempo. Chitarrista-compositore tra i più rappresentativi ed eclettici di oggi, è autore di libri musicali e di tecnica chitarristica, di numerose opere discografiche e di musiche da film realizzate in veste di compositore ed interprete principale e cantautore, prodotte a Roma, Torino, Milano, New York,, in alcune delle quali è accompagnato, oltre che da formazioni orchestrali, da solisti internazionali , spaziando dalla musica indiana al flamenco spagnolo con l’utilizzo del sitar indiano, aprendo uno spazio significativo nell’ambito della didattica e dei nuovi linguaggi chitarristici).
Alle 19:45
Raduno davanti all’IMAGO DELLA PAROLA per assistere al Solstizio d’estate.
COSTO BIGLIETTI:
Il biglietto “spettacolo” di 11,00 euro e quello “cena” di 16,00 euro, entrambi a persona, possono essere acquistati SOLO ON LINE su Teatroandromeda.it
Ci sono giorni che nascono all’insegna dell’euforia, il cui bel significato è portare bene, e questo lo sarà. Augurandovi Buon Solstizio a tutti e, sperando che non vi sia già il sold out, vi lascio a questo straordinario e suggestivo momento di ritualità.