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Dopo aver vinto la prima edizione del bando Italian Council 2017, concorso ideato e sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, fa tappa in città, all’Archivio Storico Comunale (via Maqueda, 157) l’indagine sulle vittime e i protagonisti della lotta alla mafia dell’artista Eva Frapiccini.
Il lavoro, dal titolo “Il Pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima“, è il frutto di un progetto partecipativo che ha impegnato archivi storici e gruppi di riflessione sul tema mafia, parenti delle vittime, scuole e biblioteche a Palermo e nel resto d’Italia, in un viaggio alla ricerca delle figure che hanno caratterizzato la lotta alla mafia dagli anni ’70 agli anni ’90.
L’approccio scelto dall’artista si concentra sulla dimensione personale e intima che si vede nelle testimonianze di magistrati, giornalisti, sindacalisti, ispettori di polizia e privati cittadini che hanno passato la vita a combattere la mafia.
L’opera è un’installazione concepita come un archivio mobile consultabile dallo spettatore, una struttura in ferro battuto che contiene le fotografie incorniciate dei documenti unici, altrimenti non visibili. Il lavoro fotografico assume dunque l’aspetto della testimonianza e della ricerca, inserendosi a sua volta nel contesto di un importante archivio storico e dialogando con esso.
Attraverso la documentazione fotografica, il progetto mette in evidenza strumenti quotidiani, come discorsi, registri, quaderni e altre note che sono stati raccolti e archiviati in molti archivi privati.
Il risultato è, quindi, un archivio in corso che, attraverso un’installazione accessibile, invita il pubblico ad approfondire la vita quotidiana di queste persone, uccise perché troppo virtuose.
Ogni fotografia presentata nella mostra desidera sottolineare l’importanza di questa costante azione, al di là dell’iconologia costruita attorno a vittime ed eroi.
Il progetto si inserisce nell’ambito del programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e di Manifesta 12.
“Il Pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima” è realizzato con il patrocinio del Comune di Palermo – Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Politiche Giovanili, Scuola, Lavoro, Salute, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo – Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte; Archivio Storico Comunale di Palermo; Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles; Liceo Artistico Catalano di Palermo; Liceo Artistico Ragusa-Kiyohara di Palermo; MUSINF, Museo d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia.
Visitabile fino al 31 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il mercoledì anche dalle 15,30 alle 17,30.