La vostra Patti Holmes vi accompagna ad una sagra che si incontra con una festa religiosa. La nostra meta è Isnello (PA) che il 29 giugno celebra San Pietro e omaggia le “Fave“. Prima di addentrarci in questo evento che unisce sacro e profano, qualche curiosità sull’origine del suo nome che ha diverse ipotesi.
- Potrebbe essere legato al corso d’acqua che attraversa il territorio
- Al termine siriaco “hassim”, fiume freddo
- Al punico “hassinor”, torrente
- Al greco “Asines”, innocuità del torrente
Il bello della nostra isola è che custodisce il suo passato e lo rinnova anno dopo anno.
Detto questo, ritorniamo a Isnello in cui, anticamente, proprio nel giorno di San Pietro, gli abitanti dei vari quartieri preparavano delle ricche tavole e, dopo la pesatura delle fave, in segno di ringraziamento per il buon raccolto, le cuocevano nelle “quadare”, grandi pentoloni in rame. Ancora oggi le donne di questo borgo incantato preparano la “frittedda”, le fave, con patate, cipolle e condite con un intingolo di olio e aceto, che verranno offerte ai tanti visitatori. Per rendere l’atmosfera più friccicarella ci sarà una giuria che deciderà la migliore postazione, che vincerà un agnellone. A fine serata un’altra bella sorpresa, la degustazione di pennette al sugo, il tutto condito e allietato dal gruppo folk popolare “Sicilia Canta e Cunta”.
Programma
Venerdì 29 Giugno
Alle 16
Passaggio dell’Associazione “Cavalieri della Valdemone” lungo il percorso dei 4 ponti
Alle 18
Ingresso in paese dei cavalieri e visita alle postazione delle quadare
Alle 20
Degustazione di fave, patate e cipolle bollite, condite con olio e aceto. Infine, penne al sugo e assegnazione di un agnellone alla migliore postazione.
Viva San Pietro, Viva Isnello e buona “Sagra delle fave”.