Nel business per l’accoglienza ai migranti le sue cooperative sarebbero ben note. Un ex deputato regionale dell’Udc, Onofrio Fratello, in passato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ne avrebbe avute ben quattro ad Alcamo, tutte intestate a prestanome.
Stamattina all’alba è stato arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Trapani insieme a due suoi complici finiti ai domiciliari, come suo fratello Salvatore. In tutto gli indagati sono in sei, raggiunti da avvisi di garanzia. Per l’ex esponente dell’Udc l’accusa è di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta.
Secondo l’accusa, l’ex onorevole, condannato nel 2006, avrebbe intestato fittiziamente quote e cariche sociali di cooperative per l’accoglienza di migranti a prestanome, occultando così i proventi delle attività economiche e evitando di comunicare le variazioni patrimoniali come imposto dalla legge ai condannati per reati di mafia.
Fratello, con la complicità dei due complici avrebbe, inoltre, alienato beni e servizi di una sua società sportiva, dichiarata fallita nel 2015 ad un’altra da lui costituita ed intestata ad uno dei complici con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare, commettendo bancarotta fraudolenta per distrazione.
Con Onofrio Fratello, sono stati raggiunti da provvedimenti cautelari Gaetano Calvaruso e Davide Amodeo, entrambi di Alcamo, arrestati con l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso, e Salvatore Fratello (a cui è stato dato l’obbligo di dimora), accusato di intestazione fittizia intestazione di beni.
Dalle indagini sono emersi contatti tra gli indagati ed esponenti della Loggia Scontrino “Iside 2”, già finita al centro di inchieste su mafia e massoneria negli anni Ottanta.
La sua condanna per concorso esterno era avvenuta a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Nel 2011 era arrivata la riabilitazione da parte del tribunale di sorveglianza di Palermo, con il parere favorevole della Questura di Trapani.
L’indagine che ha portato all’arresto dell’ex deputato dell’Ars Onofrio Fratello nasce dalle attività di intercettazione tra l’ex onorevole e don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato nel 2014 per violenza sessuale aggravata e concussione.
Partendo da questi primi dati raccolti dalla sezione polizia giudiziaria del Corpo Forestale regionale, l’inchiesta ha consentito di far luce sugli aspetti illeciti dell’accoglienza dei migranti nella provincia di Trapani e della gestione dei centri per richiedenti asilo.
Fratello gestiva numerose cooperative sorte per prestare assistenza agli immigrati attraverso prestanomi che gli consentivano di incassare i guadagni delle attività senza comparire ufficialmente. Intestando fittiziamente quote e cariche sociali a terzi soggetti Fratello ha così potuto continuare il proprio business. All’indagine avrebbero collaborato diversi testimoni.
I carabinieri hanno scoperto inoltre che la società Wellness Sport Center s.r.l., riconducibile sempre all’ex deputato, dichiarata fallita nel 2015 dal tribunale civile di Trapani, con una notevole esposizione debitoria nei confronti di banche ed imprese, abbia ceduto beni e servizi ad altra società, la Sport -E s.r.l.s., sequestrata oggi, riconducibile a Fratello, per scongiurare l’azione dei creditori.