GUARDA IL VIDEO IN ALTO
“Siamo qui per rendere pubblicamente omaggio alla competenza, alla tenacia, alla passione, alla signorilità del professor Roberto Lagalla che ho avuto il piacere e l’onore di avere come componente del governo fin dal 29 novembre del 2017. E sarebbe rimasto fino all’ultimo giorno del mandato se non avesse autonomamente deciso di affrontare una sfida che gli fa onore, che è quella di correre per la sindacatura di Palermo, una Città malata di carestia d’amore da qualche tempo da parte di chi dovrebbe veramente amarla. Quindi Roberto Lagalla ha compiuto una scelta di coraggio e di amore”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orléans per presentare il bilancio di fine mandato realizzato dall’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale, guidato fino al 30 marzo dal Professore Roberto Lagalla, che si candida a ricoprire la carica di sindaco di Palermo in vista delle amministrative in primavera.
“Io non mi occupo di vicende amministrative, ma sono convinto di dover dire in bocca al lupo all’assessore Lagalla per questa sua ulteriore sfida, e che si è caratterizzato per aver rilanciato in questi anni non solo l’Assessorato all’Istruzione, con una competenza che gli deriva dalla sua lunga carriera di docente universitario prima e poi di rettore dell’Università di Palermo. Ha dato impulso alla formazione professionale che non è stato più argomento di cronache giudiziarie, ma argomento appassionante avendo messo assieme e in perfetta sintonia il mercato del lavoro e il mondo delle imprese, come deve essere una buona formazione che risponde alle esigenze che esprime il mondo dell’impresa. Un mondo abbandonato al pantano di una politica di bassa bottega, e Roberto Lagalla è riuscito a dare serenità ad un comparto che meritava di essere rilanciato e che reclamava il diritto di essere messo alla prova”, ha aggiunto il governatore della Sicilia.
“Ha avuto, come tutti i miei assessori, ampia autonomia nella gestione del suo assessorato, – prosegue il Presidente Musumeci – con il supporto di dirigenti da lui nominati. Io come Presidente non ho mai interferito nella scelta dei direttori generali. E oggi presentiamo un consuntivo di centinaia di milioni di risorse impegnate in edilizia scolastica, e nel contrasto alla dispersione scolastica. Una perdita per il mio governo l’uscita di Roberto Lagalla, ma spero che nel futuro ci siano altre occasioni per lavorare insieme pur in ruoli diversi. Ho voluto questo incontro a due perché per me è una occasione propizia per testimoniargli la mia gratitudine personale e professionale, e quella di tutto il governo per l’impegno che ha saputo profondere in questi quattro anni e mezzo”.
Non c’è ancora un nome per la guida dell’assessorato ma sarà Musumeci a reggere questo importante ramo dell’amministrazione regionale per un breve periodo di tempo per poi consegnarne al futuro reggente la titolarità che eserciterà fino alla scadenza del mandato. Nei prossimi giorni il governatore dell’Isola si recherà in sede per incontrare i dipendenti per una sorta di passaggio di consegne, “Anche se conosco il contenuto del carico del lavoro che Roberto Lagalla lascia: i dossier aperti sono assai pochi e non talmente pensanti da indurmi a qualche preoccupazione. Spero di essere degno seppur per qualche settimana”.
Grazie al supporto della Task force regionale, sono state portate avanti numerose azioni indispensabili per gestire l’emergenza sanitaria da Covid-19, garantendo contemporaneamente la didattica in continuità e in sicurezza con un investimento imponente sul mondo dell’istruzione e della formazione professionale in Sicilia: oltre 700 milioni di euro per riqualificare l’edilizia scolastica, un Piano straordinario per ridurre la povertà educativa, ricordando gli oltre 80 milioni per contenere la diffusione dei contagi da Coronavirus. L’ex assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, ha tracciato in tal senso un rendiconto della sua esperienza nel governo Musumeci, convocata a seguito delle dimissioni presentate dall’assessore in vista delle prossime elezioni amministrative.
“Lascio un assessorato in buone condizioni, presuntuosamente dico: migliori di quelle ereditate nel 2017 – sottolinea Lagalla – In questi quattro anni ho lavorato strenuamente, in sintonia con gli uffici e con tutto il personale, per recuperare i ritardi amministrativi accumulati negli anni e raggiungere nuovi obiettivi. Il riavvio e la riorganizzazione del sistema della formazione professionale, la riduzione della dispersione scolastica, il piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica siciliana e la valorizzazione di percorsi formativi utili ad accrescere competenza e competitività dei giovani sono certamente alcuni degli obietti raggiunti da questo assessorato. In particolare, poi, il rinnovato dialogo con le scuole mi ha permesso di creare un rapporto di reale prossimità tra amministrazione regionale e dirigenti scolastici, docenti e alunni: questa è certamente l’eredità più importante che lascio a chi mi succederà e che spero venga ben custodita e, se possibile, ulteriormente alimentata”.
“Sono lieto di avere avviato la programmazione del Fondo sociale europeo 2021-2027, – aggiunge il candidato sindaco di Palermo – finalizzata all’approvazione comunitaria entro l’anno per far partire i bandi. Infine, ritengo di aver simbolicamente concluso il mio mandato erogando un finanziamento di 40 mila euro, per consentire agli studenti dell’Istituto ‘Dalla Chiesa’ di San Giovanni La Punta di rappresentare l’Italia alla finale mondiale di robotica ‘First Lego League Italia’ negli Stati Uniti d’America, perché il mio compito, come rappresentante di questo governo, è stato sempre quello di sostenere i giovani nella loro crescita formativa e professionale”.
“Ringrazio il presidente sul piano personale non solo per le parole spese e per la sua presenza ma anche per l’autonomia operativa della quale mi ha gratificato e che si traduce in fiducia per l’azione della guida dell’assessorato. Esperienza preziosa che mi ha consentito di poter approfondire temi che avevo lambito ma non direttamente vissuto. C’è stato un cambio generale della cultura e del metodo con cui il governo della Regione si è confrontato con la scuola, l’università e la formazione professionale”. Lagalla ha citato anche le due leggi di sistema che sono state approvate “grazie al sostegno del parlamento e del presidente Miccichè” come la legge sul diritto allo studio e la riforma della formazione professionale (l’ultima legge era degli anni 70).
Un impegno con cui “Abbiamo evitato la rissosità sociale che attraversava tutta la Regione e che affliggeva i lavoratori della formazione professionale, non ho mai impegnato la sede stradale davanti al palazzo del governatore con manifestazioni di operatori della formazione professionale, sono soddisfatto. Devo esprimere ringraziamenti verso tutti i colleghi di giunta per collegialità e confronto talvolta acuto ma sempre risolutivo nell’affrontare gli interessi della Sicilia. Ringrazio anche l’Ars, le forze politiche tutte, perché quando si è trattato di analizzare provvedimenti sull’istruzione e sulla formazione, hanno saputo superare contrasti, diffidenze e strumentalizzazioni, assicurando un via libera con un contributo a volte operoso di richiesta di modifiche. Penso al piano per l’istruzione post covid, 120 milioni di interventi straordinari che ad oggi sono stati tutti spesi, tranne che per un comma in fase di definitivo esaurimento”.
GLI INTERVENTI:
-53 milioni per piccoli interventi di edilizia in modo da garantire le necessarie misure di sicurezza (“edilizia leggera”). Scuole statali e paritarie, enti di formazione, università e Afam hanno potuto procedere all’adeguamento igienico-sanitario e alla realizzazione di interventi per la sicurezza individuale e il distanziamento interpersonale.23 milioni per l’implementazione della didattica a distanza (Dad), il potenziamento della “scuola digitale” e della relativa tecnologia.
– 7 milioni per aiuti agli studenti universitari siciliani fuori sede.
RIQUALIFICAZIONE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA:
– Oltre 1500 progetti già realizzati e altrettanti in fase di realizzazione.
– 704 milioni di euro complessivamente impiegati per realizzare interventi come verifiche antisismiche, ampliamenti o nuove costruzioni di plessi scolastici, rimozione di barriere architettoniche, adeguamenti antincendio, costruzione di aree ricreative, palestre, mense, ammodernamento e riqualificazione di edifici scolastici.
CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA:
– Secondo i dati ISTAT 2020, il livello di dispersione scolastica si è ridotto in Sicilia, nel triennio 2018-2020, dal 24,3% al 19,4%.
– 30 milioni di euro stanziati attraverso il “Piano straordinario per il triennio 2021-2023”, che ha fatto seguito ad una prima sperimentazione su un campione di 15 scuole, avvenuta nel 2019, grazie ad un accordo con il Ministero dell’Istruzione.
– 17 milioni per il progetto “Leggo al quadrato”, al quale hanno partecipato molte scuole dell’Isola con l’obiettivo di rafforzare competenze di base e linguistiche e combattere le devianze giovanili.
– 51 milioni di euro per sostenere il nuovo sistema integrato dell’infanzia (3-6 anni) per rafforzare i servizi educativi pre-scolari e dell’inclusione scolastica. Il numero di sezioni primavera è salito da 224 a 308.
DIRITTO ALLO STUDIO:
– Nel 2019 è stata approvata la prima legge siciliana sul diritto allo studio.
– Nel 2021 è stata raggiunta la copertura del 100% delle borse di studio richieste dagli studenti universitari siciliani.
– 83,5 milioni di finanziamenti per borse di studio e sussidi destinati agli studenti universitari.
– 33,5 milioni per il funzionamento degli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio).
VALORIZZAZIONE SISTEMA ITS:
– 20 milioni di euro per finanziare 11 Fondazioni ITS deputate alla valorizzazione dei percorsi professionalizzanti di terzo livello in collaborazione tra imprese, università, istituti superiori ed enti locali, per sviluppare nuove competenze per lo sviluppo territoriale.
– Secondo l’ultimo monitoraggio Indire, su 152 diplomati negli ITS siciliani, il 70% ha trovato occupazione entro dodici mesi, in linea con la media nazionale.
APPRENDISTATO:
– 1.793 contratti di apprendistato di primo livello dal 2018 ad oggi.
– 11,7 milioni per l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato (sistema duale) e la sperimentazione di imprese didattiche.
– 6 milioni il supporto (in convenzione con INDIRE) a progetti di internazionalizzazione del sistema scolastico, universitario, AFAM e ITS, con particolare riferimento ai programmi ERASMUS.
VALORIZZAZIONE DI COMPETENZA E COMPETITIVITÀ:
– 7 milioni stanziati solo nel 2022 per finanziare ai giovani studiosi universitari assegni di ricerca e contratti RTDA ai quali si aggiunge 1 milione per i Consorzi universitari.
– 33 milioni per percorsi di alta formazione, dottorati di ricerca e contratti di specializzazione post-laurea.
– 11 milioni per favorire la nascita di spin-off di ricerca in Sicilia (Avviso 11\2017).
– 6 milioni per attività di collaborazione e tirocini formativi presso Pubbliche Amministrazioni.
– 10,7 milioni per il progetto “Giovani 4.0”: finanziamento di master di primo e secondo livello, anche all’estero, corsi di perfezionamento, certificazioni linguistiche e conseguimento di patenti e licenze professionalizzanti.
FORMAZIONE IN IMPRESA:
– 24 milioni per percorsi di formazione teorico-pratica in linea con il fabbisogno delle imprese e da queste programmati e realizzati insieme ad enti di formazione.
– Reclutamento nei cosi di oltre 3.600 allievi per i quali è prevista, in quota percentuale, l’assunzione in impresa.
– 6 milioni, destinati a micro, piccole e medie imprese siciliane, investiti a favore di percorsi per l’innalzamento delle competenze dei lavoratori già assunti.
FORMAZIONE PROFESSIONALE
– Con la legge “Istituzione del sistema regionale della formazione professionale” cambia il paradigma della formazione.
– 250 milioni per la ripartenza del sistema: grazie all’Avviso 2/2018 sono stati avviati 950 corsi, coinvolti 3.000 operatori iscritti all’Albo e 15 mila allievi ai quali si aggiungono altri 10.000 allievi impegnati con l’Avviso 8 che ha anche permesso di riassorbire una ulteriore quota di lavoratori fuoriusciti dal sistema.
– 10 milioni sono impegnati per la riqualificazione e il reinserimento lavorativo del personale iscritto all’Albo.
RECUPERO DEI RITARDI FORMATIVI:
– 291 milioni per il recupero dei ritardi formativi e l’attivazione dei corsi di istruzione e formazione professionale in obbligo scolastico (IeFP).
– Oltre 14.000 giovani coinvolti nei corsi, con conseguente riduzione della dispersione scolastica.
– La Sicilia è oggi la tra le prime tre regioni d’Italia per numero di allievi che frequentano gli IeFP.
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE:
– 11 milioni per migliorare la capacità istituzionale e l’aggiornamento professionale dei dipendenti dell’Amministrazione regionale, degli Enti locali e dell’Usr (Ufficio Scolastico Regionale)
– 700 ore di formazione, più di 8.500 giornate di affiancamento, 2 comunità online e oltre 6.000 partecipazioni sono in numeri finora realizzati dal Progetto Nuovi Percorsi che ha coinvolto la totalità dei dipartimenti regionali e il 90% degli enti territoriali della Sicilia.