Dopo la sentenza di illegittimità emesso dalla Corte Costituzionale, con cui sono state dichiarate illegittime le nomine dei Commissari delle Asp, delle Aziende ospedaliere e di quelle ospedaliero-universitarie, il Cimo fa scattare la diffida.
La segreteria regionale del Cimo (il sindacato dei medici), infatti, preso atto della sentenza della Consulta ha diffidato formalmente i destinatari della decisione “a far data da quella dell’avvenuto deposito della sentenza in cancelleria, ad adottare provvedimenti aventi carattere di tipo programmatorio e organizzativo i cui effetti possano riverberarsi sull’organizzazione futura delle Aziende da essi dirette”.
“In particolare – si legge nella nota del sindacato a firma del segretario regionale, Giuseppe Riccardo Spampinato – si diffidano i commissari ad adottare atti amministrativi riguardanti modifiche e integrazioni degli atti aziendali vigenti e delle relative dotazioni organiche, nonché ad adottare atti deliberativi concernenti materia di adozione di regolamenti e di attribuzione di incarichi dirigenziali, limitandosi all’ordinaria amministrazione fin quando l’assessorato regionale della Salute non si determini alla nomina dei nuovi direttori generali in ossequio alla vigente normativa nazionale di riferimento”.
“Verrà inoltre valutata la legittimità e l’impugnabilità di eventuali provvedimenti già adottati nell’arco temporale intercorso dalla nomina illegittima ad oggi. Si precisa che la mancata aderenza alla presente diffida – concludono – sarà oggetto di denuncia all’autorità giudiziaria civile e penale e, nel caso in cui possa ravvisarsi anche un danno erariale, alla procura della Corte dei Conti”.