Milano, 8 agosto 2018 – Il mondo del calcio piange Gustavo Giagnoni. Il tecnico sardo si è spento nella serata di ieri all’età di 85 anni, dopo una grave malattia, nella sua casa di Mantova. L’annuncio è arrivato poco dopo l’1.00 della scorsa notte, con un tweet dall’account ufficiale del Cagliari Calcio, squadra da lui allenata negli anni ’80. Tra i suoi meriti, quello di aver gettato le basi per il ciclo vincente del Torino negli anni ’70. Era stato soprannominato ‘l’allenatore col colbacco’, per via del copricapo da lui indossato anche ai tempi del Toro.
Gustavo Giagnoni, è stato lo storico allenatore sardo di Torino e Cagliari che era stato anche sulle panchine di Milan, Roma, Bologna, Pescara, Udinese, Perugia, Palermo nel 1983-84 e Cremonese.
L’allenatore con il colbacco, il caratteristico copricapo con cui andava in panchina d’inverno, con il Toro sfioro’ lo scudetto nella stagione 1971-72, riportandolo in testa alla classifica 22 anni dopo Superga, e getto’ le basi per la vittoria del campionato nel 1976.
Il Cagliari in un tweet ricorda il “grande uomo di calcio” e si e’ stretto con affetto ai suoi familiari’.
Anche il Milan ha ricordato Giagnoni su Twitter.
AC Milan
✔@acmilan
Gustavo Giagnoni ci ha lasciati oggi all’età di 85 anni. Ci uniamo al cordoglio della sua famiglia, ricordando con affetto il tecnico del Milan 1974/75.
Gustavo Giagnoni has passed away at the age of 85. AC Milan offer its most heartfelt condolences to his family.
11:55 – 8 ago 2018
Sul colbacco raccontò : “Me lo aveva regalato un tifoso del Mantova – ricordava da buon sardo trapiantato mantovano – che li importava dalla Lapponia: ai primi freddi lo misi anche a Torino e fu il finimondo”. Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933 ma viveva a Mantova dall’età di 25 anni.
In carriera Giagnoni alleno’ anche la Roma, dal 1977 al 1979. Giagnoni era stato anche un buon difensore (Olbia, Reggiana e Mantova le sue squadre) ma da allenatore ha scritto diverse pagine del calcio italiano. Al Toro dopo un derby, nel 1972, venne alle mani con Causio e prese un mese di squalifica per aver attaccato gli arbitri che secondo lui favorivano la Juventus, poi campione d’Italia al termine della stagione.
Anche io ho avuto il piacere di conoscerti bene e di condividere la tua avventura nel Palermo in serie B con un grande Presidente come Roberto Parisi , facendo anche tutte le radiocronache sia in casa che fuori dei rosanero con RadioStudio104 e quello non fu un anno molto felice visto come si concluse, con la retrocessione in serie C1, nonostante il 3-3 a Cremona e la vittoria fuori casa nell’ultima giornata a Monza , come peraltro erano tutti i nostri campionati e che hanno avuto una svolta verso il bello solo con l’avvento di Maurizio Zamparini .
In quella squadra molto grandi giocatori ma non bastò a salvarsi.
Paleari
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