Oggi pomeriggio alle ore 14.00, la Corte d’Appello Federale sportiva si riunirà a Roma per deliberare in merito ai ricorsi presentati dal Parma, dall’attaccante Emanuele Calaiò e dal Palermo, tutti avversi alla sentenza di primo grado emessa dal Tribunale Federale Nazionale, in quella vergognosa giornata del 23 luglio giorno in cui è stata data una coltellata mortale alla Giustizia che è stata oltraggiata , come tutta la città di Palermo, ma anche tutti gli uomini e donne oneste del mondo , riconoscendo la colpevolezza di Calaiò e del Parma e però non applicando secondo le norme federali e secondo legge ma inventando una applicazione della pena fantasiosa, un vero obbrobrio giuridico, non prevista, inventata, fasulla, illecita, illegale, truffaldina proprio perchè lede i diritti di chi come il Palermo è stato costretto a rimanere in B , al di là delle colpe di Tedino e Stellone, anche queste gravissime, solo perchè ci sono squadre che anzichè essere punite per i loro comportamenti sleali, antisportivi, illeciti ed illegali hanno avuto sentenze costruite ad hoc per truffare la legge e proteggere Frosinone, Parma e Chievo riconosciute dalle sentenze stesse colpevoli dei reati federali ma poi applicando le pene in modo tale da salvarle e mantenerle in A.
Se non è questa una macchinazione organizzata che porta a poter dire che andrebbero processate tutte queste squadre, dirigenti, giocatori e chiunque altro ha preso parte alla truffa compresi i protettori che hanno consentito di emettere sentenze taroccate come queste che vanno individuati e cacciati per sempre del mondo sportivo … Vergogna !!! Chi deve applicare o fare applicare la legge è il vero responsabile di tre sentenze fuori legge perchè le leggi dicono altre cose e prevedono altre applicazioni delle pene ….
Se pensiamo che faranno di tutto per truffare ancora tutte le persone oneste del mondo che adesso tifano per il Palermo e che vengano riconosciuti i suoi diritti dobbiamo dire che da uomini di legge dobbiamo credere che ci sarà un giudice onesto ma come dare torto, visto come vanno le cose in Italia, a chi dubita e crede che le sfrontatezza degli organi giudicanti che si sentono forti per protezioni altolocate ? Se non ci fossero queste protezioni e collusioni come mai il giudice che ha emesso la sentenza nelle conclusioni fantasiose e contro legge non è stato cacciato via?
Come mai nel caso Chievo non è stato azzerata tutta la procura che si è “guarda caso” dimenticata di sentire “guarda caso” proprio il proprietario , Campedelli e quando manda gli atti si sa già che c’è un vizio di forma e che verrà rimandato tutto indietro salvo condannare il Cesena che gli imbrogli li aveva fatti proprio per favorire il Chievo?
Come mai non è stato dato lo 0-3 a tavolino al Palermo con il Frosinone visto che come hanno visto tutti i comportamenti antisportivi , illeciti ed illegali messi in atto e peraltro riconosciuti in sentenza ed ulteriormente penalizzati nel ricorso proposto dalla società ciociara e che fra l’altro ha chiesto di fare ulteriori indagini sul lancio dei palloni, non dimentichiamo questo importante passaggio?
Hanno indagato sulla partita Foggia – Frosinone il cui pareggio sospetto ha consentito al Parma di andare al secondo posto in classifica con la certezza che ci sarebbe stato chi avrebbe rimesso a posto le cose nei playoff come poi è effettivamente avvenuto in maniera sleale, antisportiva , illecita ed illegale?
Come vedete come è ormai opinione generale, non solo in Italia, si è trattato di una vera e propria Associazione a delinquere di stampo mafioso che ad oggi è riuscita perfettamente a truccare le carte e consentire a 3 squadre abusive, peraltro proprio dalle sentenze stesse riconosciute colpevoli , di ritrovarsi in serie A con l’evidente truffa messa in atto anche nei confronti di tutti quei scommettitori che avevano giocato risultati diversi e quà la domanda che ci fanno ma a cui non sappiamo dare una risposta ma la Procura Penale Ordinaria , visto che non è più solo un problema sportivo come mai non interviene in loro protezione ed in difesa della Giustizia?
Giusto per ricordarlo a noi stessi ma anche a chi dovrebbe intervenire ….. Alterare il regolare svolgimento di un evento calcistico è un reato penale e sportivo. La manipolazione delle partite rappresenta una seria minaccia per il futuro del calcio, sfruttato da gente senza scrupoli, per trarne illeciti profitti sul mercato nazionale e internazionale delle scommesse. Le partite truccate sono un affare da milioni di euro. Chi manipola le partite riesce a guadagnare molto denaro con estrema facilità ed in breve tempo, conoscendo in anticipo il risultato di una gara. Queste persone usano e sfruttano calciatori, arbitri, dirigenti, pagandoli con una piccola parte degli ingenti guadagni che realizzano. Chi manipola le partite cerca di individuare e sfruttare i punti deboli di calciatori e arbitri, per poi ricattarli, controllarli e condizionarne il rendimento, in modo sempre più stringente. Lavorare tutti insieme per sconfiggere questa piaga dello
Ed a questo si aggiunge un’altra “stranezza” ma “guarda caso” capitano tutte a loro … che sfortunati che sono ? e noi che cattive persone a pensar male come ha sottolineato anche Maurizio Zamparini al Giornale di Sicilia : “Ritengo singolare che Ceravolo perda il telefono proprio il giorno in cui deve presentarsi in Tribunale, questo lo ritiene anche il mio ufficio, noi crediamo che questo sia un modo per vedere cosa c’è dietro questa vicenda che, secondo me, non si ferma dietro i messaggi di Calaiò. La nostra è una richiesta per avere la verità su questa vicenda perché ritengo che la partita con lo Spezia sia stata taroccata. Abbiamo visto quanto successo durante la partita, uno che si intende di calcio capisce che c’è stato qualcosa che non va”.
“C’è la dichiarazione di colpevolezza di Calaiò che coinvolge naturalmente il Parma, essendo un suo tesserato è responsabilità oggettiva. Ultimamente sono accadute delle cose strane, tutte al Palermo, e ci sono costate la Serie A, un campionato che vale cinquanta milioni di euro. Se ci sono delle responsabilità intendo chiedere quei soldi a qualcuno“.
