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Chiusura negozi, Confcommercio Palermo: “Rispettare principali festività civili e religiose”

lunedì 10 Settembre 2018

Nè totalmente a favore alla chiusura dei negozi durante le domeniche e le festività, nè assolutamente contraria. E’ più articolata la posizione presa da Confcommercio Palermo, tra le organizzazioni più importanti e rappresentative del settore, in merito al dibattito che sta animando in questo ore il confronto politico.

Il governo nazionale, infatti, sta pensando di mettere mano alla legge sull’apertura degli esercizi commerciali. Un provvedimento targato M5S e proposto direttamente dal vice premier, nonchè ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio.

“Non siamo mai stati d’accordo con la completa deregulation, disposta otto anni fa dal governo Monti dice la presidente Patrizia Di Dio che non ha dato effetti particolarmente positivi né sui consumi, né sull’occupazione, né tanto meno ha generato maggiore concorrenza”.

Per la leader dei commercianti del capoluogo siciliano l’attuale normativa penalizza gli esercizi commerciali a conduzione familiareCon la deregulation – spiega – si innesca di fatto una disparità a favore dei grandi centri commerciali e della grande distribuzione che, disponendo di un numero maggiore di dipendenti, possono utilizzare la turnazione del personale, a scapito della piccola distribuzione che di solito può contare soltanto sul titolare e pochi addetti, con la conseguenza di non poter garantire l’apertura tutti i giorni dell’anno”.

Tuttavia la soluzione per Confcommercio Palermo non è quella di ribaltare completamente la situazione, ma di trovare un punto di equilibrio in modo tale da combinare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti. “Siamo convinti – aggiunge Patrizia Di Dio – che nella formulazione delle nuove proposte che il governo farà sia necessario tenere insieme le esigenze di imprese, lavoratori e consumatori e soprattutto da parte nostra suggeriamo di blindare alcune date festive in cui si debba tenere chiuso per rispettare le principali festività civili e religiose e per evitare che i negozi siano comunque aperti 365 giorni all’anno”.

“Siamo convinti che sia fondamentale il dialogo e l’ascolto reciproci anche per evitare gli errori del passato con l’obiettivo di tenere insieme le esigenze di servizio dei consumatori, la libertà delle scelte imprenditoriali e la giusta tutela della qualità di vita di chi opera nel mondo della distribuzione commerciale. Le soluzioni dovranno tenere anche degli acquisti on line, che offrono la possibilità di comprare sul web tutti i giorni dell’anno e in tutte le ore del giorno”, conclude Patrizia Di Dio.

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