“Forte preoccupazione” per la vicenda, ancora irrisolta, degli ex lavoratori Fiat di Termini Imerese in provincia di Palermo e per il nodo del contenzioso Blutec/Invitalia, riguardante il piano di rientro delle somme già erogate.
Ad esprimere perplessità è il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi. “L’iter di reindustrializzazione e il rilancio dell’ex stabilimento Fiat affidato all’azienda Blutec – dice – avrebbero già dovuto prendere forma per dare risposte concrete agli operai esasperati dall’assenza di certezze e dalla lentezza delle trattative e il cui ricollocamento avrebbe dovuto essere definito entro il 31 dicembre dello scorso anno”.
“I ritardi nella realizzazione del progetto, però, hanno indotto Invitalia a chiedere la restituzione dei circa 20 milioni di euro già erogati per il primo step del programma, rimandando così al 2019 l’obiettivo di riassumere i settecento lavoratori in attesa”.
“Appare davvero anomalo – continua – come, a fronte di un’emergenza così delicata che potrebbe determinare azioni di protesta, anche drammatiche, da parte degli operai coinvolti, il Movimento Cinque Stelle, che della vertenza Blutec ha sempre fatto un cavallo di battaglia in occasione di tutte le campagne elettorali, manifesti oggi un incomprensibile immobilismo. Dallo scorso luglio a oggi non è stato aggiornato il tavolo per la vertenza Blutec al Mise”.
Le critiche dell’esponente del partito di Giorgia Meloni sono rivolte principalmente al vice premier titolare delle deleghe del Lavoro e dello Sviluppo economico. “L’ultimo tavolo dedicato a Blutec – spiega – si è tenuto nel mese di luglio a Roma, pur essendo stato originariamente convocato a Termini Imerese e, malgrado si fosse stabilito di riaggiornarlo in tempi rapidi, non si hanno ancora notizie in merito: due mesi di attesa sono davvero troppi per una situazione così grave”.