“Sono tornato ad incontrare Turi Vaccaro, il pacifista arrestato il 6 Agosto scorso, perché doveva scontare la pena di 13 mesi di carcere per fatti risalenti al 2015 durante le manifestazioni di protesta organizzate dal comitato NO MUOS. È un personaggio particolare, al suo ingresso in carcere Pagliarelli aveva iniziato lo sciopero della parola, successivamente, a seguito del mio incontro, ha iniziato a rispondere alle domande del personale del carcere”.
Così Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia, che prosegue: “Sa bene che non volere riconoscere la prassi burocratica, applicata per le leggi vigenti, potrebbe tenerlo in carcere per la durata di tutta la pena. In altri tempi, con un altro clima politico, Turi Vaccaro avrebbe attirato l’attenzione della politica militante. Oggi c’è il silenzio assoluto, tranne il movimento NO MUOS. Mai come in questo caso – spiega Apprendi – dovrebbero applicarsi pene alternative. Turi Vaccaro, in carcere scrive il suo diario e mangia cibi crudi , ortaggi e frutta. Il “Ribelle”, pacifista vero, ha chiesto un flauto per passare qualche ora suonando”.