Si è concluso, domenica 7 ottobre, Blue Sea Land-Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente. E’ tempo pertanto di tracciare un bilancio complessivo, in numeri, di questa VII edizione ma anche di fornire alcune importanti anticipazioni relativamente alla prossima edizione.
Circa 150 mila visitatori nella quattro giorni dell’Expo (le strutture ricettive del territorio hanno fatto registrare il tutto esaurito); oltre 40 delegazioni di Europa, Mediterraneo, Africa, Medioriente e Asia; circa 100 fra convegni e incontri avvenuti nel corso della manifestazione; Guinness dei Primati del “profiterole” (230 kg) realizzato dai maestri pasticcieri mazaresi 600 studenti hanno collaborato, attraverso l’alternanza-scuola lavoro, con l’organizzazione della manifestazione; numerosi contatti, sia attraverso incontri B2B che istituzionali, sono stati avviati per accordi nell’ambito di diversi settori: filiera ittica (dalla cantieristica alla commercializzazione), ambiente, ricerca scientifica e sociale.
“Innanzitutto, al fine di fugare ogni dubbio e smentire alcune false voci circolanti – ha sottolineato il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino– annuncio che la prossima edizione di Blue Sea Land, l’ottava, si terrà a Mazara del Vallo, questa è una certezza”.
“Si svolgerà dal 17 al 20 ottobre 2019. Ciò è stato deciso sinergicamente con il Governo regionale, Maeci ed il Comune di Mazara del Vallo. La Città di Mazara per la sua storia, per la sua interculturalità, per la sua vocazione produttiva, rappresenta il luogo naturale di Blue Sea Land così come l’aveva concepito il suo ideatore, il compianto Giovanni Tumbiolo”.
“Oltre 40 delegazioni partecipanti -ribadisce Carlino– hanno fatto di questa edizione già un successo. Il modello del Cluster delle imprese secondo i principi della blue economy è piaciuto molto ai Paesi partecipanti alcuni dei quali hanno espresso la volontà di riprodurlo nei loro territori, fra questi anche alcuni aderenti all’associazione Iora (presente per la prima volta a Blue Sea Land) alla quale aderiscono i Paesi dell’Oceano Indiano. Sono stati avviati importanti contatti con una delegazione imprenditoriale egiziana per la collaborazione nella filiera ittica, dalla cantieristica alla commercializzazione dei prodotti ittici”.
“Contatti – aggiunge- anche con il Governo della Liberia che potrebbe riaprire, dopo la guerra civile, i propri mari ai pescherecci siciliani e sono state poste le basi per la creazione di un modello distrettuale anche con la Repubblica del Ghana. Siglati protocolli d’intesa con l’International Federation of Business and Professional Women (BPW International) e con il Distretto siciliano della Meccanotronica. Sono stati avviati colloqui per la definizione di accordi operativi con il Kenia, Congo-Brazzaville, Niger, Somalia e Burundi. Ed infine –ha concluso il Presidente del Distretto siciliano della pesca- il Commissario generale per l’Italia per Expo 2020 Dubai, intervenuto a Blue Sea Land, ha manifestato la sua disponibilità ad avviare un rapporto di collaborazione con il nostro Distretto”.