Nell’ambito della rassegna di incontri italo francesi sul mondo di domani, “Il Giardino siciliano come metafora” e “Cultivons notre jardin“, domenica 4 novembre, dalle 10.30, si svolgerà passeggiata filosofica dal titolo “Piante e migrazioni, dalla radice di Palazzo Butera al ficus di Piazza Marina” con il filosofo Emanuele Coccia, autore de “La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza“.
In linea con il tema guida di Manifesta 12, “Il giardino planetario. Coltivando la coesistenza”, che deve il suo nome al paesaggista Gilles Clément e affonda le sue radici nel contesto botanico di Palermo per approfondire i temi della migrazione e del cambiamento climatico, il filosofo affronterà la questione della sensibilità vegetale intesa come forma di comunicazione, e il nuovo approccio che lega l’uomo ad altre specie viventi.
A lungo limitata ad un approccio ecologico, la riflessione sul rapporto tra l’uomo e le piante è stata oggetto di molti studi recenti.
Basandosi sulle nozioni di mescolanza, circolazione e trasformazione degli esseri e sulle proposte di Bruno Latour e di Christopher Stone circa il riconoscimento delle piante come soggetti politici, Coccia proverà a tracciare una nuova mappa del mondo partendo dalla capacità degli uomini di migrare e affrancare l’essere umano dalle nozioni di popolo e territorio, proprio come fa Gilles Clément con le piante vagabonde.
La passeggiata, proposta in lingua italiana previa prenotazione gratuita, è organizzata da Goethe-Institut e l’Institut français Palermo, in collaborazione con Verein Düsseldorf Palermo; prenotazione e informazioni allo 091 7489995, fino ad esaurimento disponibilità. All’inizio dell’incontro verrà consegnata ad ogni partecipante una radioguida.
Coccia è un filosofo italiano. Specialista di filosofia medievale e di Averroè, insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS, Parigi) dal 2011; i suoi libri si confrontano con il nostro rapporto con la realtà