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Una vita dedicata alla promozione e valorizzazione della cultura quella di Aldo Morgante, presidente e direttore artistico del Teatro Al Massimo che, dal lontano 1992, propone rassegne che hanno consolidato il rapporto con il pubblico.
Da spazio mortificato, negli anni ’50, a magazzino abbandonato il Teatro Al Massimo ha ritrovato splendore, anche architettonico è il caso di dire, grazie all’intervento di Morgante che, con ostinazione e investimenti personali, ha riaperto quell’angolo in stile Liberty che conserva la storia degli antichi fasti di una Palermo ormai lontana.
“Il successo di questo teatro – ci dice Morgante nella video intervista – io lo condivido sempre con il pubblico che è il vero motore della longevità stagione dopo stagione“.
In effetti i numeri degli abbonamenti confermano un trend sempre positivo di crescita del Teatro che vedrà, tra gli altri, per la stagione corrente nomi del calibro di Raoul Bova, Serena Autieri, Iva Zanicchi, Veronica Pivetti e Enrico Guarneri.
Nomi già noti ma è anche sui giovani che Aldo Morgante scommette e investe: “Abbiamo messo su una compagnia di giovani attori che, tra prove e spettacoli, gira anche i palcoscenici nazionali“.
Nell’ottica, infine, di un incremento dell’offerta teatrale palermitana e, in generale, siciliana Morgante ha in cantiere un altro progetto che da gennaio 2019 diventerà operativo: “Riaprirò il Teatro Dante, punto di riferimento per il pubblico palermitano e non solo; ci sarà spazio per tutti e, soprattutto, cercheremo di sfruttare, con convenzioni ad hoc, l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungerci, così come accade nelle città europee. Inizieremo con degli spettacoli civetta e poi presenteremo la stagione completa”.