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Si inaugurerà domenica 2 dicembre la mostra “Palermo capitale del Regno. I Borbone e l’archeologia a Palermo, Napoli e Pompei” che occupa i tre saloni del primo piano del Museo Archeologico Antonio Salinas e racchiude una vasta selezione di opere e reperti donati all’allora Museo di Palermo dai sovrani Borbone Francesco I e Ferdinando II.
Poco più di duecento anni fa Palermo visse un anno da Capitale del Regno. Dopo il Congresso di Vienna, il sovrano Borbone Ferdinando IV, che dopo l’unificazione avrebbe assunto il nome di Ferdinando I, aveva riunito in un unico Stato, il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia.
Corre l’anno 1816, la capitale del nuovo Regno è inizialmente Palermo, ma già l’anno successivo (1817) la capitale viene spostata a Napoli.
Palermo visse quindi solo dodici mesi da “capitale” del Regno, ma tanto bastò a segnarla a vita.
Oggi, a distanza di poco più di duecento anni, e a chiusura dell’anno passato da Capitale Italiana della Cultura, l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e il Dipartimento dei Beni Culturali presentano la mostra “Palermo capitale del Regno. I Borbone e l’archeologia a Palermo, Napoli e Pompei”, organizzata dal Museo archeologico Salinas – che la ospita fino al 31 marzo – in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico di Pompei e CoopCulture.
La mostra è curata dal direttore del Salinas, Francesca Spatafora.
L’ingresso all’esposizione è incluso in quello del Museo. Apertura dal martedì al sabato, dalle 9.30 alle 18,30; domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.30.