Non sono bastate le proteste del 25 settembre e del 19 ottobre scorsi. Gli ingegneri del colosso dell’informatica più grandi del Paese, la Engineering Ingegneria Informatica SpA, (con un portafoglio ricavi che supera il miliardo di euro nel 2017) tornano a protestare.
Lo faranno in tutta Italia, da Assago (Milano) a Palermo, con lo sciopero di 2 ore e presidio davanti gli uffici della sede dalle 11 alle 13, a sostegno dell’apertura di un tavolo per la trattativa del contratto integrativo, fermo al 2009.
Nel Capoluogo siciliano sono circa 200 dipendenti in viale Regione Siciliana 7275 (Zona industriale Nord) e si occupano sostanzialmente di programmazione informatica, vendita software e gestione database.
Il nodo della protesta riguarda il blocco degli aumenti promessi ai lavoratori, con gli stipendi fermi dal 2009.
I sindacati Fim Fiom Uilm (Coordinamento nazionale RSU del Gruppo Engineering) protestano: “Riaprire subito il negoziato! Il Gruppo Engineering realizza importanti risultati economici: più di un miliardo di euro di fatturato. Invitiamo l’Azienda a riflettere sui risultati del sondaggio dalla stessa commissionata sul clima aziendale: oltre il 53% dei dipendenti che hanno risposto ritiene di avere uno stipendio inadeguato, oltre il 61% ritiene non ci sia equità nell’erogazione dei premi e dei benefit.
A fronte del persistere della chiusura dell’Azienda in merito alla trattativa sul rinnovo del contratto integrativo, il Coordinamento Engineering ha deciso di distribuire le 8 ore già proclamate, definendo pacchetti di due ore di sciopero in entrata, per le giornate di martedì 4 e 18 dicembre 2018 e di martedì 15 e 29 gennaio 2019“.
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