In centinaia in piazza per il corteo cittadino indetto dal movimento dei Disoccupati organizzati, Alba-Cub, Usb per reclamare reddito, lavoro e i diritti fondamentali.
Un corteo che si delinea quale tappa all’interno di un percorso di lotta e mobilitazione che vede l’assoluto protagonismo di quei tanti che a Palermo non hanno lavoro e/o salario e che, pertanto, esigono interventi reali di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà sempre più dilagante in città.
Mandando il traffico in tilt e irrompendo nell’ovattata atmosfera natalizia, determinati e compatti i disoccupati e i precari palermitani sfilano per le strade della città dietro uno striscione su cui campeggia un chiaro messaggio “Reddito Subito“; “Case, lavoro, servizi sociali nei quartieri popolari“, “Sicilia Sicilia mia c’è cu mancia e cu talìa ava finiri sta camurria” sono gli slogan che senza sosta vengono intonati in coro.
Nel lavoro e nel reddito si riconoscono, dunque, quei due fattori fondamentali da cui una vera politica di contrasto alla povertà dovrebbe partire.
“Le statistiche parlano chiaro: disoccupazione record, tassi di emigrazione impressionanti, reddito pro-capite e familiare mai così basso! Povertà, precarietà ed esclusione sociale non sono mai state così dilaganti. Palermo e la Sicilia vivono una stato di emergenza che esige e necessita una risposta immediata” afferma Emmanuele Surdi, portavoce del movimento Disoccupati Organizzati.
“Risposta che alla classe dirigente locale, nazionale e internazionale sembra non interessi dare perché troppo impegnata, come sempre, nel solito teatro mediatico-elettoralistico fatto di retoriche, promesse e giochi di potere praticati sulla pelle di milioni di persone” prosegue Surdi.
“E’ proprio per questo che siamo scesi oggi in piazza, lottare è, ora più che mai, una necessità. Facciamo ogni giorno i conti con quella che ormai è una assodata verità, nessuno ti regala niente, men che mai la classe politica sempre più distante e disinteressata. Solo un fronte sociale che pretenda lavoro, dignità e reddito può oggi invertire il misero destino cui chi ci governa sembra volerci consegnare! Con la manifestazione di oggi abbiamo detto a chiare lettere che Palermo vuole lavoro, reddito e una vita degna in cui vengano garantiti a tutti i diritti fondamentali, invece costantemente negati alle classi più disagiate”.
“Vogliamo un salario garantito, la stabilizzazione dei precari e una riduzione degli orari di lavoro; è assurda la cronica assenza di servizi elementari che dovrebbero essere garantiti e invece diventano sempre più selettivi come la sanità, la scuola, i trasporti! Vogliamo una carta dei diritti per servizi sempre gratuiti per le famiglie in difficoltà fra cui la necessaria abolizione del ticket sanitario e di quelli del pronto soccorso”, conclude Emmanuele Surdi.