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Sono una trentina le persone rimaste ferite, in maniera non grave, per i danni provocati dalla scossa di magnitudo 4.8 sull’Etna: è quanto emerso dalle due riunioni che si sono tenute nelle prime ore di oggi al Centro coordinamento dei soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino.
Tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell’autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale.
Sono state 190 le telefonate giunte, tra le 3.23 e le 7 del mattino, al 112, di cui 150 smistate ai vigili del fuoco e 40 al settore di intervento medico.
Nel frattempo nel Catanese, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco al lavoro dalla notte – arrivate anche da Siracusa, Messina e dalla Calabria – sta giungendo altro personale dei pompieri dalla Campania e da Lazio.
Dalla sua pagina Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ringraziato il personale dei vigili del fuoco per il lavoro svolto fin dalla notte: “Grazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco – ha detto il ministro – che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, ma solo feriti lievi. Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri!”