L’inferno dei bambini ha un nome e si chiama deep web, il mondo sommerso di internet. Su questa rete occulta, minorenni e persino neonati diventano protagonisti di video e foto hard.
Grazie alla collaborazione con lo staff dell’Osservatorio Mondiale contro la pedopornografia, l’associazione Meter ha scovato più di 82 mila video hard e “censito” quasi mezzo milione di utenti che hanno “downloadato” quei filmati. Alcune di queste “produzioni” erano già state segnalate, ma in buona parte si tratta di “materiale” nuovo.
L’associazione Meter, fondata oltre 25 anni fa da Don Fortunato Di Noto e da sempre impegnata nella lotta e nel contrasto alla pedopornografia e pedofilia, ha messo sotto controllo questa rete parallela per scoprire come funziona.
Ed è impressionante la mole degli utenti che scaricano il materiale pedopornografico, con protagonisti dai neonati ai bambini con un età massima di 13 anni. “E’ un vero e proprio mercato online – spiegano dall’Associazione – dove centinaia di migliaia di utenti che pagano con la cryptomoneta o bitcoin ed entrano a far parte di un circuito ben florido e in costante aggiornamento: basti pensare che tra ieri e oggi sono stati caricati n. 1.046 video. Tutto in continuo movimento”.
Quasi nessuno conosce la vera ed estesa dimensione del deep web dove si traffica di tutto nell’anonimato. Un mondo parallelo di internet dove le reti darknet, tra le altre cose, rappresentano una vera e propria comunità criminale, con gerarchie, regole di contatto e scambio ben delineate .
Tra le vari segnalazioni relative a questa nuova ondata di video pedopornografici ci sono i Forum che rimandano a numerosissimi links dove in particolare uno rimanda anche a dialoghi in lingua italiana. Per questo, Meter ha inviato una segnalazione al Compartimento orientale della Polizia Postale della Sicilia . “Noi siamo più che certi della scarsa percezione della tragedia sugli abusi sessuali sui bambini – dichiara don Fortunato Di Noto – la pedopornografia e la pedofilia sono un crimine efferato con ricadute sociali enormi“.