Il referendum ha visto una grande mobilitazione dei cittadini; dal capoluogo siciliano si alza forte la voce del No alla riforma Renzi-Boschi e a sottolinearlo è proprio il sindaco Leoluca Orlando. “Da Palermo, con oltre il 72% di No, viene il risultato più netto fra i capoluoghi: un vero atto di amore per la Costituzione”.
Secondo il sindaco il fatto che si sia verificata un’alta affluenza ed una netta affermazione dei voti contrari alla riforma della Costituzione è segno di come “gli italiani abbiano compreso l’importanza di difendere la Costituzione e la contrarietà del popolo a stravolgimenti a colpi di risicate maggioranze“. “La sconfitta del Pd e dei suoi cespugli, come quella di Renzi – conclude Orlando – deriva da un tentativo goffo di mascherare uno stravolgimento di alcuni valori importanti della Costituzione, fra cui il rapporto fra lo Stato da un lato e Regioni e Comuni dall’altro, dietro slogan vuoti e mistificazioni“.
C’è, intanto, chi chiede le dimissioni del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, in quanto esponente del Pd, queste le parole del deputato della Lega dei Popoli-Salvini Alessandro Pagano: “Anche il Pd renziano, da Faraone a Raciti, ha fallito su tutta la linea. Palermo e il governo regionale meritano subito un cambio di marcia per ripartire“. Come Pagano si è espresso il deputato forzista Basilio Catanoso: “Centrosinistra e Crocetta disastrosi“.