Il Gup di Catania Rosalba Recupido ha assegnato due esperti di perizia psichiatrica a Luca Priolo, che nell’ottobre del 2015 uccise l’ex convivente Giordana Di Stefano con 42 coltellate, confessando poi il delitto. Si tratta dello psichiatra Gaetano Sisalli e della psicologa Di Fazio.
Nel processo stati ammesse come parti civili i genitori, la sorella e la figlia di Giordana Di Stefano, che ha ‘perso’ il cognome del padre per ‘assumere’ quello della madre, assistiti dall’avvocato Ignazio Danzuso, e il centro antiviolenza Galatea, rappresentato dall’avvocato Mirella Viscuso, che si sono riservati di nominare loro periti di parte. La perizia psichiatrica sarà depositata entro i prossimi 60 giorni.
Priolo dopo l’omicidio era fuggito a Milano dove era stato individuato e arrestato da militari dell’Arma alla stazione ferroviaria mentre stava per salire su un convoglio diretto in Svizzera. Le indagini sono state coordinate dai procuratori aggiunto Michelangelo Patanè e Marisa Scavo e dal sostituto Alessandro Sorrentino. Il giovane continua a negare la premeditazione, ribadendo che il movente è da collegare a “un raptus del momento” in seguito alla decisione di lei di non revocare la denuncia per stalking nei suoi confronti.