La questione è destinata a scatenare aspre polemiche nello scenario politico locale ma è soprattutto andrà a a creare gravi disagi ai 28 anziani ricoverati nel centro taorminese e alle rispettive famiglie che ora saranno costrette ad una vera e propria odissea per un periodo che non si sa bene quanto si protrarrà. Tutto parte da una nota dell’Asp Messina, del 5 maggio 2016, che aveva segnalato “gravi elementi di criticità di natura igienico sanitarie”, ma anche “carenze strutturali”. L’ente gestore, l’Associazione Istituto S.Alessio, ente gestore della casa di riposo di Taormina, ha segnalato tali problematiche al Comune formalizzando una “diffida” con due apposite note nei mesi di ottobre e dicembre. Ma la situazione sull’edificio di contrada S.Antonio non si è mai risolta ed è arrivato il provvedimento dirigenziale da Palermo che cancella la struttura dall’albo regionale e revoca l’autorizzazione a tenere aperto il centro che dovrà essere chiuso entro cinque giorni. La vicenda rischia di innescare un polverone su un argomento come la casa di riposo che anche di recente era stato al centro di roventi discussioni in Consiglio comunale.
Lo scorso anno era stata annullata dal comune di Taormina la gara d’appalto indetta per l’individuazione del nuovo ente gestore e per il relativo incarico inerente i prossimi cinque anni. Il contratto d’appalto tra il Comune e l’Associazione Istituto Sant’Alessio è scaduto il 25 agosto del 2014 ed attualmente si è in fase di proroga nell’attesa che venga effettuata la nuova procedura di gara. La Regione aveva diffidato il 15 settembre 2016 l’Associazione Istituto S.Alessio “ad eliminare le carenze” ma proprio l’ente gestore con successive note del 24 ottobre 2016 e del 7 dicembre dell’anno 2016, a sua volta, ha “diffidato” il Comune di Taormina, proprietario della struttura assistenziale, “ad effettuare i lavori tendenti al ripristino delle condizioni che hanno determinato l’iscrizione all’albo regionale”.
Secondo quanto riscontrato dalla Regione le carenze e criticità non sono state rimosse e si è cosi deciso di procedere alla chiusura del centro mediante la revoca del decreto n.672 del 09/04/2010″ che aveva concesso l’iscrizione all’albo regionale dell’Associazione Istituto S.Alessio per la casa di riposo di Taormina. Adesso da un lato c’è da vedere quale sorte attende i 28 anziani, che saranno costretti al trasferimento in altre strutture, e dall’altro non è difficile prevedere un aspro confronto tra il Comune e l’ente gestore sulle responsabilità di quanto accaduto. L’ente gestore ha già protocollato a Palazzo dei Giurati l’atto con il quale comunica la decisione trasmessa dalla Regione e che entro cinque giorni si dovrà effettuare, quindi, la chiusura dei locali con il trasferimento degli anziani, del quale dovrà occuparsi il Comune. Secondo la Regione al momento “sono venuti i requisiti necessari per il mantenimento dell’iscrizione all’albo regionale” e viene in tal senso richiamato l’articolo 21 che dispone per i provvedimenti amministrativi ad efficacia durevole “la revoca del provvedimento nel caso di mutamento della situazione di fatto e per i motivi di interesse pubblico attuale, con la rimozione degli effetti dell’atto originario”. Il decreto è stato firmato dalla Regione proprie nelle ore precedenti lo scorso Natale, e adesso è arrivata con l’avvento del nuovo quella che appare davvero una “doccia gelata” per la Città di Taormina.