Il sindaco di Messina Renato Accorinti ed il direttore generale dell’Agenzia Demanio Roberto Reggi (nella foto), nel giorno della vigilia di Natale, si erano scambiati la promessa di firmare l’accordo per la nascita del nuovo Palagiustizia. Si potrebbe chiudere in questo primo mese del 2017 quindi la sfida che molti peloritani davano per persa; l’accordo sarebbe fra quattro enti: l’Agenzia Demanio, il ministero della Giustizia, quello della Difesa e il Comune.
Da oltre 20 mesi, in seguito all’accordo siglato al ministero della difesa, si attende la firma del protocollo che ancora non è giunta. Lo stabile, che diventerebbe il secondo Palazzo di giustizia, sorgerebbe sul viale Europa, nell’area militare della caserma Scagliosi, ex Ospedale militare. Il Distretto militare di Medicina legale (Dmml) verrebbe trasferito, invece, in via Bonino dove si trova un’area della Marina Militare; un’area da venti anni non più in uso e quindi che necessita di grossi investimenti (si parla di una cifra che va dai 3,5 ai 4 milioni di euro).
Sul viale Europa, invece, sarebbero spesi i restanti 13 milioni circa dei due mutui accesi con la Cassa depositi e prestiti, uno da 11 e uno da quasi 6 mln, per un totale di 17 milioni di euro. Si tratta di una superficie totale di circa 35.000 mq con spazi coperti di 9.700 mq. Alcuni padiglioni sono già stati rimessi a norma dalla Difesa ma restano altre parti da poter sistemare per consegnarli al secondo Palazzo di giustizia.
Prevista la nascita di nuovi laboratori d’analisi e archivi che comprendono anche quelli dismessi del’ospedale militare di Palermo e di quello di Catanzaro. Si assisterà, inoltre, al trasferimento di quasi 50 dipendenti che cambieranno sede e, nella sede di via Europa, verrà creata un’area a disposizione dell’amministrazione giudiziaria oltre ad un parcheggio e un grande spazio a verde.