Guasti continui, mezzi sporchi e perfino incendi dei mezzi, come accaduto recentemente. I viaggi dei pendolari sui mezzi dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti, sono spesso un calvario, specie nelle tratte Acate-Vittoria e Chiaramonte-Ragusa“. A denunciare “i continui e insopportabili contrattempi” è la deputata del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Vanessa Ferreri, che già lo scorso dicembre aveva inoltrato alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Ragusa una nota in cui si denunciavano questi disservizi e le precarie condizioni di sicurezza in cui sono costretti a viaggiare gli utenti dell’azienda, soprattutto ragazzi.
“L’incendio dell’autobus verificatosi il 7 dicembre scorso sembrava rappresentare il triste epilogo di una brutta storia che ormai si trascinava da moltissimo tempo, ma, nonostante le rassicurazioni dell’Ast, anche a gennaio si sono verificati guasti, disagi e carenza di mezzi”, afferma la parlamentare iblea, che ha richiesto anche la convocazione dei vertici dell’Ast in commissione Territorio e Ambiente.
La deputata smentisce categoricamente la tesi del direttore generale dell’azienda, Fiduccia, secondo il quale parte dei guai dell’azienda che presiede avrebbero alla radice, tra le altre cose, la mancanza di denaro per la mancanza di trasferimenti da parte della Regione, che da diversi anni, secondo il manager, non erogherebbe contributi all’Ast.
“Fiduccia la smetta di raccontare questa balla – afferma la Ferreri, nella foto accanto – Ho effettuato un accesso atti e ho riscontrato che nel 2013 sono stati dati all’Ast quasi 29 milioni, 28 milioni sono stati erogati nel 2014 e 25 sia nel 2015 che nel 2016, per un totale di circa 107 milioni di euro, tutte somme pagate fino all’ultimo centesimo. Sono in possesso dei mandati di pagamento certificati dalla Ragioneria generale della Regione. E lo stesso assessore Baccei già nel 2015, rispondendo a una mia interrogazione sui ritardi lamentati dall’Ast, dichiarava che già allora erano stati emessi la totalità dei mandati di pagamento”.
“Le cose sono due – continua la portavoce 5stelle – O siamo di fronte a un caso di cattiva gestione di contributi regionali, per cui oltre 20 milioni l’anno non sono sufficienti all’Ast, oppure queste somme finiscono altrove, dal momento che chiunque può facilmente rendersi conto del servizio scadente e dei pericoli annessi. Nel dubbio sto per presentare un esposto alla Procura della Repubblica per attentato alla sicurezza dei trasporti, truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio e falso. Non vorrei – conclude – che anche in Sicilia esplodesse un caso Cotral, come nel Lazio”. In partenza pure un esposto per la Corte dei Conti.