Prima la nomina, poi la sospensione e adesso il dietrofront. L’ex assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra ha rinunciato all’incarico di presidente del Fondo pensioni della Regione che gli aveva assegnato il governatore Rosario Crocetta con una delibera di giunta. Alla base della scelta, oltre ai “motivi personali” accennati in una lettere riservata a Crocetta, c’è dell’altro. La Scilabra ha presentato una denuncia alla polizia postale per minacce di morte ricevute in forma anonima. L’ultimo messaggio recitava la frase: «Guarda che ti ammazzo». Lo ha ricevuto proprio una settimana fa da un utente anonimo.
L’ex assessore lo scorso mese era tornata alla ribalta della scena dopo i due anni da assessore alla Formazione, tra mille polemiche e scandali che la costrinsero a mollare dopo il flop del clic day e la rissa con la dirigente Corsello finita in Procura, ai pensionati regionali. Nei giorni seguenti la Scilabra partecipò perfino alle kermesse di rilancio della candidatura di Crocetta rientrando nel cerchio magico del Governatore. Oggi la rinuncia all’incarico. In seguito all’arresto di Paolo Genco, manager dell’Anfe, Crocetta ricordò che “quando qualche anno fa insieme a Nelli Scilabra, avevo individuato il marciume che sta dentro la formazione professionale, siamo stati attaccati da tanti, e tali attacchi sono stati particolarmente veementi nei confronti di una giovane che ha avuto, insieme a me, il coraggio di indignarsi, di non accettare un sistema”