Il Tar del Lazio, sezione prima ter, ha accolto, in sede cautelare il ricorso proposto da Ignazio Cutrò per l’annullamento della delibera adottata dalla Commissione centrale con cui era stata decisa la mancata proroga delle speciali misure di protezione nei confronti del testimone di giustizia e del suo nucleo familiare.
Anche lo stesso imprenditore, assistito dal legale Katia La Barbera, si esprime a riguardo in una nota ”grande soddisfazione ed un ringraziamento particolare agli organi preposti alla sua sorveglianza, agli agenti che con zelo e abnegazione hanno salvaguardato la sua incolumità e quella dei propri cari ed a tutti coloro i quali lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo in questa sua quotidiana battaglia per la legalità e la tutela di chi sceglie di stare dalla parte dello Stato”. La protezione era stata tolta a Cutrò alla fine dell’anno scorso dopo 5 anni. L’imprenditore bivonese contribuì con le sue testimonianze a diverse inchieste contro la mafia presente nel comune di Bivona, denunciando i suoi estorsori.