Ecco cosa ha detto Fabrizio Ferrandelli, in occasione della presentazione della sua candidatura a Sindaco di Palermo.
“Quale conto mi presenteranno? Ho detto che avrei scritto il programma assieme ai cittadini e io ho fatto il conto della spesa, questo e’ il progetto dei Coraggiosi e noi teniamo la barra dritta. Penso di avere una storia limpida. Ho rinunciato a status e privilegi per costruire, da bancario, il futuro dei miei figli e della mia citta’. Se pensate che io avro’ un conto da pagare non avete capito niente“. “Troppe cicale girano per la nostra citta’ cantando cose che non hanno fatto e non faranno mai – ha aggiunto il leader dei Coraggiosi -. Contano i fatti, contano le azioni, le donne e gli uomini che ci mettono la faccia e stanno nelle piazze, che rischiano di mettere la propria storia in gioco. Siamo in marcia per il nostro sogno“. “Non sono impegnato a distruggere – ha sottolineato -, io non rinuncio alla mia vera missione, che e’ umanizzare la politica e unire storie diverse per unire questa citta’”. Poi, mostrando una foto che lo ritrae intento a suonare una batteria nel 1985, quando aveva 5 anni, Ferrandelli ha ricordato che “nel 1985 Orlando faceva il sindaco per la prima volta, in 30 anni il mondo e’ cambiato e forse anche lui. Forza Palermo!”.
“Palermo e’ una citta’ che se noi non creiamo nuove opportunita’ di lavoro per i nostri giovani, diventera’ un cimitero. Noi perdiamo 5 mila ragazzi all’anno e io non lo posso consentire. E’ una citta’ che si sta svuotando, abbiamo perso milioni di giovani in questi anni. Eppure, siamo seduti su una miniera d’oro e non sappiamo utilizzarla”. “Se c’e’ una parte della citta’ con cui allearmi, allora sara’ un’alleanza con la parte produttiva – ha aggiunto il leader de i Coraggiosi Questa citta’ non deve disturbare chi ogni mattina trova il coraggio di aprire una saracinesca e prova ad andare avanti”.”Chi si appresta a governare una citta’ come questa deve raccontare ai cittadini come stiamo e siamo in una situazione catastrofica, quasi da terremoto e mi dispiace utilizzare questa metafora. Quando una citta’ come la nostra si trova in una situazione cosi’, bisogna togliere le macerie per trovare piu’ sopravvissuti. E quando c’e’ emergenza tutte le mani vanno bene, che siano di destra o di sinistra. Lo dobbiamo fare per chi in questa citta’ vuole vivere e restare”.”C’e’ chi rinuncia al 40% dello stipendio come i grillini e c’e’ chi, come me, ha rinunciato al 100% dimettendosi da deputato. Caso unico. Sono tutti li’. C’e’ una grande cordata trasversale. Dicono di fare l’opposizione, ma l’opposizione si fa se c’e’ costruzione: alla Regione invece li’ c’e’ il nulla”. “Le forze politiche di ora non saranno quelle per cui voteremo ai prossimi appuntamenti regionali e nazionali. C’e’ in atto un processo di composizione e decomposizione, lo stiamo vedendo anche in Francia con Macron. Siamo un’avanguardia, bisogna andare oltre la destra e la sinistra”.
Probabilmente nel mio ex partito (il Pd, ndr) ci sara’ una scissione. Probabilmente il Centro democratico di Tabacci che ci ha dato il suo sostegno sta costruendo assieme a Giuliano Pisapia un nuovo campo, progressista, a sinistra – ha aggiunto Ferrandelli -. Uso una metafora: durante la navigazione i venti cambiano, arrivano da destra e da sinistra. Il capitano di una nave, o di un veliero, deve essere bravo a tenere sempre ferma la navigazione sulla rotta. Noi non abbiamo mai cambiato rotta o cambiato obiettivi”.