In attesa dello scappellamento a destra, cerchiamo di riepilogare quel che è successo e succede dalle parti di Viale del Fante: Baccaglini ha avviato la procedura per comprare il Palermo. Zamparini ha detto che quanto recupererà sono cazzi suoi e cazzi suoi siano (scusate il francesismo). Neo Presidente, tu che sei stato Iena accetta questa presa per i fondelli prematurata.
Perle di saggezza by Paul Baccaglini: “Le informazioni che avete trovate sono informazioni di dominio pubblico. La parola fondo è una definizione semplificata per parlare dei servizi finanziari che durante questi anni abbiamo messo a punto”. Ma Integritas è una “dormient company”, quando avrebbe fornito questi servizi? Ed ancora: il progetto “si articola su aspetti e concetti che vanno oltre il concetto di fondo. La forza di un fondo è data dalla costanza dei risultati che passano per passaparola”.
Sennò posterdati per due anche un pochino antani, è imperdibile il concetto di anonimato: “noi siamo sempre rimasti una realtà dietro le quinte. Nel mondo degli investimenti essere anonimi è un valore aggiunto. I clienti hanno bisogno di tenere segregati (sic, ha detto proprio segregati) i propri affari”.
Come trazione per due anche se fosse supercazzola bitumata, abbiamo annaspato per capire di che fondo si trattasse. In principio, era il fondo angloamericano. Ma non quello angloamericano che avevamo trovato noi cercando sul web, semmai quello per niente americano ma solo anglo (precisamente del Kent) co-fondato proprio da Baccaglini, Fleming e Birrell ( più un tale Jon Carp). Bravo Paul, scrisse sul sito (accessibile solo) Mister Fleming. Ma alla fine di Integritas e di fondi non se ne farà nulla. Perché oggi si scopre che il fondo – solo qualche giorno fa lo schema taumaturgico presentato da Zamparini per cedere i suoi asset – non è lo strumento adatto per le operazioni e i progetti che si dovranno compiere. Quindi niente fondo, meglio una Spv. Cos’è una Spv? E’ una società veicolo, che serve per raggiungere degli obiettivi nel mondo della finanza. Insomma, un taxi?
Lasciamo la parola a Baccaglini: “Spv è un veicolo societario ottimizzato, è lo strumento che abbiamo deciso di utilizzare, perché Integritas non era la cosa giusta”. Sinceramente, senza bisogno di supercazzole o superpoteri, che Integritas non fosse la cosa giusta l’avevamo capito. Ringraziamo Baccaglini per la conferma.
Sembra che di mezzo ci siano tutta una serie di vincoli…. E poi la precisazione firmata dall’Ex Iena. Una vera e propria sbiriguda veniale. “Il convincimento della solidità del gruppo non è affare dei giornalisti”. Quindi, non sono cazzi nostri. A dire il vero, se qualcuno ai tempi della sua permanenza alle Iene avesse risposto con simil tracotanza, Baccaglini in primis l’avrebbe demolito, sputtanato, triturato, inghiottito e digerito mediante tubo catodico. E a proposito di digestione: il neo presidente ci spiega che sembra che il sistema “abbia digerito” il metodo finanziario scelto da Baccaglini per gestire il Palermo.
Ma chiudiamo col sogno d’amore. Apprendiamo che il Palermo è una bellissima donna. E Baccaglini sostiene di voler esser il suo corteggiatore per trasformarla in Regina. Insomma Baccaglini prima o poi la suona. La tromba, sia chiaro, non pensate male. Ah bella figlia dell’amore..
“Carmensita, amore mio, sono un uomo d’affari, blinda la supercazzola prematurata, una cosa d’assegni, tarapia tapioca, tapioca torapia, dollari, sterline, allaccia scarpa, scarpallaccia, dico d’albergo, ma tu?”
E in tutto questo blindare come se fosse antani del nuovo presidente, la domanda ancora senza risposta è: in che mani è finito il Palermo?