Una piazzetta intitolata ad una vittima innocente di mafia. Da oggi la piazzetta del Casello, nel quartiere di Tommaso Natale, a Palermo, è stata intitolata a Giuseppe D’Angelo, il pensionato di 63 anni ucciso ad agosto del 2006 per uno scambio di persona nella borgata marinara di Sferracavallo. L’omicidio fu ricostruito dai collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi e Francesco Briguglio, che facevano parte del commando di killer che lo scambiarono per il boss Lino Spatola.
“Se siamo qui – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – è per abbracciare simbolicamente i familiari di Giuseppe D’Angelo e per ricordare con ancora più forza che la mafia e’ cieca, tanto cieca da uccidere un cittadino esemplare, un lavoratore onesto, stimato e apprezzato da tutti coloro che l’hanno conosciuto. Però, se la mafia è morte, la memoria è vita”. Alla cerimonia di intitolazione, oltre al sindaco Orlando erano presenti il presidente della VII Circoscrizione, Pietro Gottuso, il responsabile dell’Ufficio Toponomastica del Comune di Palermo, Michelangelo Salamone, il coordinatore provinciale di Libera, Giovanni Pagano, e la sorella della vittima.
Per la sua morte fu condannato all’ergastolo Gaspare Di Maggio mentre i collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi e Francesco Briguglio a dieci anni e sei mesi ciascuno. All’indomani della sentenza la sorella Caterina annunciò che i 50 mila euro di provvisionale assegnata dal giudice sarebbero stati impegnati per iniziative sociali. “Lo ripeto dal giorno dell’omicidio, il 22 agosto 2006: mio fratello Giuseppe era una persona per bene. Adesso è un martire – disse – ma Palermo l´ha dimenticato. I Lo Piccolo, invece, non sono uomini, e neanche bestie: sono criminali. Non potrò perdonarli mai, anche se sono cattolica”. Da oggi la toponomastica cittadina aiuterà a non dimenticarsene.