Cinquecento finti braccianti: assunzioni fittizie nell’agricoltura e indennità di disoccupazione non dovute grazie a un patto criminale tra mafiosi, noti professionisti e colletti bianchi.
I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, su delega della Procura Distrettuale di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari etneo nei confronti di 17 persone.
Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno dello Stato, perchè avrebbero messo in piedi il meccanismo grazie al quale percepire indebite indennità di disoccupazione agricola. Altro reato contestato è la corruzione. Gli episodi criminali sono aggravati dal “metodo mafioso”.
Fra gli arrestati ci sono anche un ragioniere, un dipendente dell’Inps e tre persone ritenute dagli investigatori affiliati a un clan mafioso tra i destinatari dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip nell’inchiesta “Podere mafioso” sull’assunzione di 500 falsi braccianti agricoli nel Catanese.