ECCOMI VIVO E VEGETO. Comincia in questo modo una lunga lettera che il senatore Antonino D’Alì ha scritto ai cittadini trapanesi. L’esponente di Forza Italia nei giorni scorsi è stato raggiunto da un provvedimento della Dda di Palermo con la quale si chiede per lui l’obbligo di soggiorno.
“Pensavo di scrivervi subito – sottolinea D’Alì nella sua lettera – ma le vicende che hanno riguardato altri candidati hanno travolto i tempi. Eccomi qua e non al soggiorno obbligato (se così fosse dovrei essere a Trapani!). Da uomo libero sono a Roma per mia scelta, perché indignato per quanto accaduto. Indignato per l’ingiustizia che continuo a subire, anche se, purtroppo, ci sono e ci siamo abituati. Indignato per quel che Voi ed io, Noi tutti stiamo vivendo da cittadini Trapanesi. Per quanto mi riguarda, passerà pure questo”.
“Noi siamo persone perbene e tenaci nell’affermare la verità. Ci difendiamo e vinciamo nelle sedi opportune e siamo uomini e donne che rispettano le istituzioni. Io continuo ad essere un libero cittadino, figlio di questa nostra Città, per la quale, con totale dedizione e senza alcuna restrizione o doppio fine, ho messo e metto a disposizione tutto me stesso. In questa mia assoluta libertà di giudizio e di movimento ribadisco di voler mantenere la mia candidatura a Sindaco, che in questi giorni ho percepito con emozione essere fortemente condivisa da tantissimi di Voi, anche non addetti ai lavori, che mi hanno fatto pervenire la propria incondizionata solidarietà e l’apprezzamento per il programma ambizioso, forte, concreto e rivoluzionario che ho ufficialmente depositato in Comune, e del quale ho già avuto modo di discutere e illustrare i punti salienti in diversi momenti di incontro e di comunicazione”.
“Ai candidati delle liste che mi affiancano – prosegue l’esponente politico – e che ringrazio tutti per il rinnovato impegno, si sono aggiunti comitati spontanei di sostenitori e nuove adesioni al progetto. Sono certo che vinceremo e che avremo quindi opportunità di realizzarlo, tutti assieme, unitamente al sogno di una Grande Città moderna e competitiva. Vi prego di continuare a leggere per intero il mio, il nostro programma elettorale, anche nelle premesse e nelle conclusioni. Carissimi concittadini, in questi ultimi giorni si sono verificati episodi oltremodo spiacevoli per l’immagine della nostra Trapani, e, come sempre, negli schermi e sui giornali fatti verificatisi anche fuori dalle nostre mura vengono confusi e identificati come “sistema Trapani”.
Il candidato a primo cittadino lancia poi i suoi strali polemici nei confronti del circo mediatico che da qualche ora ha acceso i riflettori su Trapani: “Sciami di stranieri propagatori di notizie superficialmente generalizzanti – scrive – si aggirano per le nostre strade nel tentativo di mostrarci come una collettività interamente ai margini della legge. Tenteranno di intaccare l’immagine di una Città che si è mostrata in grado di affrontare le più difficili sfide del confronto internazionale, vincendole con pieno riconoscimento da chi sa valutare la sostanza delle cose, e così pure tracciando percorsi di possibile duraturo sviluppo. Addirittura alcuni osservatori esterni, anche Siciliani, hanno pensato di offenderci dicendo che non siamo nelle capacità di formarci comunque un libero giudizio e, quindi, hanno proposto di bloccare il percorso democratico nella nostra Città”.
“È per il massimo rispetto che io devo ai Vostri liberi sentimenti ed alla Vostra autonoma capacità di giudizio e di reazione che non mi vedrete in questi giorni per le nostre strade, per i nostri quartieri, per le nostre frazioni, come avevo immaginato di fare e come potrei ancora liberamente fare”.
E poi conclude: È e sarà una campagna elettorale anomala durante la quale alcuni, avendo iniziato con poche idee e poca credibilità, cercheranno di crescere speculando sui sentimenti offesi della Città, cosa che io non ho alcun bisogno o pensiero di fare, né, anche inconsapevolmente, di alimentare. Per taluni l’ansia del potere è cattiva consigliera, per noi esistono solamente passione e sacrificio, contro di noi invidie, persecuzioni, ostruzionismi. Alla fine di questa anomala campagna elettorale, il vero trionfo della libertà di scelta si affermerà con il convincimento maturato attraverso la riflessione, il dibattito ed il confronto sulle idee e sui programmi. Tutto questo, lo ripeto, può accadere anche senza che la mia presenza dia luogo a eventuali, facili, strumentalizzazioni. Potrà e dovrà avvenire serenamente, tra Voi, nel confronto con i nostri candidati e con i nostri sostenitori, perché con loro e quindi tramite loro con me, tutti possiate diventare liberi protagonisti di una vera scelta. E, poi, tutti assieme, di una nuova, esaltante, avventura di rilancio della nostra Terra”.